Milano, perquisizioni dopo la guerriglia di San Siro: indagati Neima Ezza e Baby Gang
Dopo Neima Ezza, anche Baby Gang (altro rapper della zona) è stato iscritto al registro degli indagati della Procura di Milano per il mega assembramento andato in scena nei giorni scorsi nel quartiere di San Siro. Centinaia di ragazzi si erano radunati per partecipare alle riprese del nuovo videoclip di Ezza. Molti di loro (quasi tutti) non indossavano la mascherina, nessuno era distanziato. Tutti hanno lanciato bottiglie, sassi e macerie in direzione degli agenti di polizia intervenuti per disperderli.
Perquisizione a casa di 13 ragazzi, tre sono minorenni
Le indagini ora proseguono con la visione dei video pubblicati sui social tramite cui gli agenti intendono identificare quante più persone possibili. Nel frattempo, a Neima Ezza e Baby Gang sono contestati diversi reati: concorso per manifestazione non preavvisata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravate. Diverse già le perquisizioni andate in scena tra piazzale Selinunte, via Tracia e via Preneste, nel quartiere San Siro, dove gli agenti si sono presentati alle prime luci dell'alba con unità cinofile e specialisti della scientifica. In totale sono stati perquisiti tredici appartamenti di altrettanti ragazzi, dei quali tre sono minorenni.
Intanto, in una lettera inviata al sindaco Beppe Sala, il consigliere del Municipio 7 del Partito Democratico Federico Bottelli ha dichiarato che "è sempre più evidente la difficile condizione di vita e di crescita delle nuove generazioni nel quartiere San Siro . Quanto è accaduto sabato – ha aggiunto – è però solo la punta più visibile di un fenomeno molto complesso che sta attraversando da diversi anni il quartiere e che è andato probabilmente peggiorando con la pandemia e la chiusura della scuole".