Milano, Ornella Vanoni: “C’è il coprifuoco perché siamo in guerra”
Ornella Vanoni torna a parlare della delicata situazione della sua Milano durante la seconda ondata di contagi da Coronavirus che la stanno lentamente mettendo in ginocchio. Con un post su Instagram, l'artista ha voluto dedicare un pensiero alle parole tornate, purtroppo, di moda in questi primi scampoli d'autunno. Una di queste, "coprifuoco", è la più gettonata e discussa degli ultimi giorni, in virtù del divieto di uscita di casa in Lombardia (e in altre regioni italiane) dalle 23 alle 5. Gli spostamenti, infatti, saranno concessi a tutti coloro i quali avranno necessità di salute o di lavoro.
Ornella Vanoni: C'è il coprifuoco perché siamo in guerra
"Le parole hanno un peso, certo", scrive la cantante, "ma non bisogna avere paura di usarle quando servono, vedi ‘coprifuoco'". La Vanoni ricorda quindi di quando "durante la guerra, e io l'ho vissuta, c'era il coprifuoco e sapevamo cosa bisognava fare: spegnere tutte le luci, perché il nemico non ci bombardasse, e adesso siamo in guerra", sentenzia l'artista.
Il post su Instagram con la foto del Pirellone: State a casa
Il messaggio è la didascalia di una foto diventata ormai celebre in tutta Italia che ritrae le finestre del Pirellone di Milano con le luci accese a comporre la scritta "State a casa". Erano i giorni più duri della cosiddetta fase 1 della prima ondata di contagi della scorsa primavera. La Vanoni, così legata alla sua città, si era soffermata a parlare di Milano anche qualche giorno fa, limitandosi a dire: "Mi viene da piangere". Proprio recentemente, tra l'altro, la cantante era tornata in studio per registrare il suo nuovo album, ormai terminato, che verrà pubblicato nei prossimi mesi.