Milano, non solo il 17enne bergamasco: in terapia intensiva al Policlinico anche un uomo di 36 anni
Non c'è solo il ragazzo di 17 anni di Albano Sant'Alessandro, paese in provincia di Bergamo, ricoverato nella terapia intensiva del Policlinico di Milano a causa del Coronavirus, ma anche un altro uomo di 36 anni contagiato negli ultimi giorni che non risulta avere patologie pregresse. Negli altri ospedali lombardi, invece, la situazione rimane sotto controllo, con terapie intensive per lo più sgombre e pochissimi nuovi ricoveri causa Covid.
La situazione Covid negli ospedali lombardi
Ad esempio, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo è Covid free da diverse settimane. Ciononostante, alcuni positivi si registrano ma solo dopo un tampone effettuato all'ingresso per prevenire la diffusione del contagio e ricoverato per motivi non legati al Covid. Anche all'ospedale di Codogno, dove il 21 febbraio scorso è stato registrato il primo caso italiano di contagio da Coronavirus, non ci sono pazienti positivi. Una fonte sentita dall'Ansa spiega che "tanti pazienti si presentano con la febbre al pronto soccorso ma risultano poi negativi al tampone". Alcuni di loro sono affetti invece dalla cosiddetta febbre del Nilo, o West Nile, che ha colpito 13 persone nel Lodigiano. Nell'ospedale di Lodi sono ricoverati dieci di loro. La situazione legata ai ricoveri da Covid migliora anche all'ospedale Sant'Anna di Como, dove i due pazienti positivi sono stati recentemente spostati all'ospedale Sacco di Milano, che accoglie anche i pazienti dalle province di Varese e Sondrio. Da qui, erano stati ricoverati altri due individui: uno è stato dimesso mentre l'altro è ancora ricoverato. Non se ne conoscono però le condizioni di salute.