Milano, nessuna anomalia nel cellulare del 15enne che si è lanciato dal secondo piano della scuola
Non sarebbero state rinvenute anomalie nel cellulare del 15enne che si è lanciato giù dalla finestra di una scuola a Milano. Gli inquirenti, una volta analizzato lo smartphone, non avrebbero rilevato criticità né nelle chat né nei siti visitati nei giorni antecedenti a quello che ormai è stato acclarato essere stato un tentativo di suicidio. Lo riporta il quotidiano Il Giorno, spiegando che il pubblico ministero che sta indagando sulla vicenda, il dottor Maurizio Ascione, e il capitano dei carabinieri Gabriele Lombardo, stanno mantenendo il massimo riserbo sulle indagini vista la delicatezza della situazione e la tenera età del ragazzo.
Il ragazzo descritto come disponibile e generoso
La questione resta per il momento quindi misteriosa, considerando che stando anche a quanto riferito dai genitori del ragazzo, dai suoi compagni (testimoni del gesto autolesionista) e dai professori dell'istituto, il 15enne viene descritto come un ragazzo sempre pronto ad aiutare in caso di bisogno e disponibile con tutti. Anche il suo rendimento a scuola sarebbe dei migliori e, in più, prima della tragedia sfiorata di martedì mattina, non avrebbe mai dato segni di disagio. Secondo quanto ricostruito, al termine dell'ora di latino, il ragazzo si sarebbe alzato dal banco per poi avvicinarsi alla finestra e lanciarsi nel vuoto. Ora è ricoverato nella terapia intensiva dell'ospedale Niguarda dopo un lungo intervento chirurgico per ridurre le lesioni alla testa rimediate dopo l'impatto con il suolo. Il 15enne poi ha rimediato anche diverse fratture. Per il momento, però, le sue condizioni sono state giudicate gravi ma stabili, la prognosi resta riservata.