Milano, morto il giornalista ed ex consigliere Luigi Amicone: fu tra i fondatori di Cl
Il mondo della politica e del giornalismo milanese è in lutto: è infatti morto Luigi Tommaso Amicone, ex consigliere comunale. Aveva 65 anni ed è scomparso all'improvviso a causa di un malore. Amicone è stato un personaggio di punta del movimento Comunione e liberazione: assieme al fondatore don Luigi Giussani, che fu suo maestro, contribuì alla crescita del movimento. A livello politico era stato consigliere comunale a Milano negli ultimi cinque anni e si era ricandidato alle ultime elezioni nelle fila di Forza Italia, ottenendo 605 voti ma non riuscendo ad essere eletto. Proprio alla sconfitta del centrodestra alle ultime Comunali aveva dedicato un articolo datato 6 ottobre e condiviso come ultimo post sulla sua bacheca Facebook. Un messaggio che adesso suona come una sorta di "eredità politica": "E con questo saluto e ringrazio di cuore i 605 amici senza patria né traini elettorali per aver sostenuto uno di loro – aveva scritto Amicone -. Arrivederci e buon combattimento. Chiedono i tempi di agir forte nel Mondo".
Nel 1994 aveva fondato "Tempi"
Amicone aveva compiuto 65 anni lo scorso 4 ottobre ed è morto all'improvviso nella sua casa di Monza, dove viveva con la moglie Annalena. La coppia ha avuto sei figli. Amicone aveva lavorato prima per il settimanale cattolico "Il Sabato" per poi fondare, nel 1994, un proprio settimanale, "Tempi", poi diventato un mensile. Il giornale rispecchiava le sue posizioni, vicine al cattolicesimo conservatore e a Comunione e Liberazione. A livello giornalistico ha collaborato anche con i quotidiano "Il Foglio" e "Il Giornale". Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati sia dai suoi compagni di partito, come il consigliere appena rieletto Alessandro De Chirico, sia dai suoi "avversari", come Gad Lerner e Andrea Scanzi: "Quando parlava di eutanasia, di aborto, di diritti civili mi faceva incavolare da morire. E allora lo ‘colpivo' con la satira – ha scritto il giornalista del "Fatto quotidiano" -. Quando poi ci incrociammo dal vivo in tivù, anni dopo, mi disse che si divertiva a leggermi (come Nardella). La sua autoironia, rarissima nel mondo politico e giornalistico, mi colpì molto. Era spesso insopportabile sul piano politico e gradevolissimo come persona. L’avversario ideale".
Il ricordo del sindaco: Non dimenticherò il suo acume e la sua passione per la nostra città
Anche il sindaco Beppe Sala lo ha ricordato sui social: "Un fine scrittore, un acuto giornalista, ma soprattutto un amico. Si è spento, troppo presto, Luigi Amicone, che ho avuto modo di apprezzare come consigliere comunale dai banchi dell'opposizione. Non dimenticherò mai il suo acume e la sua passione per la nostra città".