Milano, manifestazione per Cospito: scontri tra anarchici e polizia
Corteo di anarchici e antagonisti oggi pomeriggio a Milano in solidarietà ad Alfredo Cospito. La manifestazione è ancora in corso e si sono vissuti diversi momenti di tensione, prima con un lancio di oggetti e palloncini nei confronti della stampa, poi quando un gruppo alla testa del serpentone si è staccato danneggiando le vetrine di un banca, una filiale di Credit Agricole in viale Bligny e quelle di un negozio poco più avanti. Le prime file dei circa 400 manifestanti hanno tutti il volto travisato e molti portano caschi in testa brandendo dei bastoni. Dopo alcune centinaia di metri gli incidenti e veri e propri con cariche delle forze dell'ordine e lancio di petardi e bottiglie da parte dei manifestazione, e di lacrimogeni da parte della polizia.
Il corteo ha cominciato indietreggiare mettendo in mezzo alla strada quello che incontra: cassonetti, cestini, tavolini dei bar nel tentativo di tenere a distanza le forze dell'ordine. In via Sabotino infine la manifestazione si è sciolta. Fermata una persona durante le cariche in via Col di Lana.
Cospito trasferito all'ospedale San Paolo
A pochi minuti dallo scoppio degli incidenti è arrivata la notizia che Cospito è stato trasferito dal carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo: l'uomo avrebbe deciso di interrompere anche l'assunzione degli integratori rendendo necessario il suo immediato trasferimento.
Il detenuto anarchico Alfredo Cospito protesta contro la detenzione al 41bis e si trova da oltre 110 giorni in sciopero della fame. Giovedì il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha rigettato l'istanza dei legali dell'uomo che chiedevano di farlo uscire dal regime di massima sicurezza e isolamento. Trasferito dal carcere di Sassari al carcere di Opera a Milano, dove il reparto del 41bis è dotato di un'area sanitaria, Cospito ha ribadito di essere determinato a portare avanti la sua protesta. Il prossimo 24 febbraio i giudici di Cassazione prenderanno in considerazione il suo caso ma, per il suo avvocato Flavio Rossi Albertini, per "quel giorno sarà probabilmente morto". "Me l’aspettavo. Mi considerano troppo sovversivo. Hanno deciso di tumularmi in questo sarcofago di cemento armato", questa la reazione di Cospito riportata dal legale, alla notizia del rigetto dell'istanza da parte del ministro del governo Meloni