Milano, la senatrice a vita Liliana Segre si vaccina contro il Covid-19
Nella giornata in cui in tutta la Lombardia è partita – con qualche polemica – la vaccinazione contro il Covid-19 per gli over 80, anche la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone degli orrori della Shoah, ha ricevuto la sua dose. Segre, 90 anni, si è presentata a mezzogiorno all'ospedale Fatebenefratelli di Milano, sottoponendosi alla prima somministrazione del vaccino. "Adesso magari mi farà male", ha scherzato la senatrice con il giovane medico che le ha iniettato il siero. Poi la Segre è stata raggiunta dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che l'ha ringraziata per il video di sensibilizzazione che la senatrice ha girato per conto della campagna di sensibilizzazione sulla vaccinazione agli over 80 "Più siamo, prima vinciamo".
"Ma come, sono contenta io di aver fatto il vaccino", ha risposto col sorriso la senatrice al governatore. Fontana ha sottolineato a Liliana Segre come ancora vi siano molte persone che non si sono registrate sul portale (le adesioni sono 400mila su 726mila over 80 in Lombardia): "Io dico, sta gente è pazza che non vuole fare il vaccino?", ha risposto Liliana Segre, aggiungendo poi che forse molte persone sono bloccate dalla paura. La senatrice è stata successivamente raggiunta anche dalla vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti: anche lei ha voluto ringraziarla personalmente per il video.
Segre: Credo molto nella vaccinazione, unico modo per combattere questo nemico
Nel filmato in cui invita tutti gli anziani a vaccinarsi contro il Covid Liliana Segre dice: "Credo molto nella vaccinazione, è una cosa che ho sempre seguito per tutta la vita". "Quando ho viaggiato mi sono fatta vaccinare contro il colera, ho vaccinato i miei figli e sono stati vaccinati i miei nipoti". Nel caso del Covid la senatrice spiega: "Contro un nemico invisibile abbiamo così poche armi, e l'essere vaccinati vorrà dire essere più facilmente visitati dai nostri figli dai nostri nipoti, dai nostri amici che hanno paura di incontrarci per non passarci questo temibile virus. Mi sembra una grande opportunità a cui tutti dobbiamo rispondere, grati che si possa fare perché in certo stati non è stato possibile fare questo. E andare con fiducia a questo incontro, perché sarà veramente l'unico modo che ognuno di noi ha per combattere questo nemico".