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Milano, la Scala riapre al pubblico con la Nona di Beethoven: “Un segnale per lenire il dolore”

Torna il Teatro alla Scala e con lui il suo pubblico, seppure in forma ridotta rispetto ai tempi pre Covid. Alla prima stagionale, l’orchestra dello storico teatro d’opera di Milano ha eseguito la Nona di Beethoven. Il suo direttore musicale, Roberto Chailly, ha auspicato che sia “un segnale per lenire il dolore” provocato dalla pandemia da Coronavirus.
A cura di Filippo M. Capra
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Il Teatro alla Scala è tornato. E con lui anche il suo pubblico. Nella serata di oggi, sabato 12 settembre, la storica casa dell'opera di Milano ha riaperto i propri battenti dopo la pandemia da Coronavirus per il concerto di inaugurazione della stagione teatrale. Per l'occasione, l'orchestra ha eseguito la Nona di Beethoven.

Chailly: Speriamo che la Nona sia un segnale per lenire il dolore

"Ben ritrovati". Il pubblico accorso, per un totale di 670 spettatori (sold out) a fronte degli oltre 2.000 in tempi pre Covid, è stato accolto così da Riccardo Chailly, il direttore musicale della Scala che si è presentato sul podio dell'orchestra. Tra le poche centinaia di presenti, si registra la presenza del governatore lombardo Attilio Fontana, del prefetto di Milano Renato Saccone, della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, dell'ex primo ministro italiano Mario Monti e di Diana Bracco. Con loro, anche tanti operatori del sistema sanitario a cui la serata era dedicata. Proprio a loro, il direttore Chailly si è rivolto per porre i ringraziamenti da parte di tutti per il lavoro svolto e i sacrifici fatti, nella speranza che la Nona sia quantomeno "un segnale per lenire il grande dolore che tutti noi abbiamo vissuto in questi mesi".

Fontana: Un po' preoccupato per il ritorno a scuola dei ragazzi

All'entrata al teatro, il governatore Fontana ha trovato il tempo per rilasciare una dichiarazione ai cronisti presenti in merito al rientro a scuola fissato per lunedì 14 settembre. "Senza scuola non possiamo pensare di tornare alla normalità", ha detto il presidente lombardo, ammettendo di essere "un poco" preoccupato per il ritorno in aula dei ragazzi dopo il lockdown. A corredo della sua dichiarazione, Fontana ha ribadito che "noi ci abbiamo messo tanto impegno", ricordando che "i problemi certo ci sono", come ad esempio "la copertura di cattedre, ma auspico che si risolvano".

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