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Proteste a Milano, Procura pronta ad aprire un’inchiesta sugli scontri

La Procura di Milano aprirà nelle prossime ore un’inchiesta sugli scontri avvenuti ieri, 26 ottobre, a Milano contro il nuovo Dpcm emanato dal governo Conte per contenere l’aumento dei contagi da Coronavirus. All’interno del fascicolo saranno inserite le 28 denunce per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale e le informative degli investigatori che analizzeranno i video degli scontri per identificare le altre persone che vi hanno preso parte.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Procura di Milano ha fatto sapere di essere pronta ad aprire un'inchiesta sulle proteste avvenute ieri sera, lunedì 26 ottobre, a Milano contro il nuovo Decreto ministeriale emanato dal governo guidato da Giuseppe Conte per contenere l'aumento dei contagi da Coronavirus.

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Nel fascicolo inserite le 28 denunce

Nel fascicolo saranno inserite le denunce per danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale e le informative degli investigatori che inizieranno a lavorare sulle immagini della guerriglia per identificare tutte le persone coinvolte. Da ieri sera sono infatti 28 le persone portate in Questura, di queste: tredici sono minorenni. Tra tutti e 28 ci sarebbero alcuni con dei precedenti di polizia e solo una persona avrebbe dei legami con un gruppo anarchico: una ragazza maggiorenne che appartiene a "Galassia anarchica".

Tra i manifestanti molti ragazzini delle periferie

Il corteo non autorizzato è partito da piazzale Loreto verso le 20 e avrebbe dovuto sfociare in via Melchiorre Gioia dove si trova il palazzo della Regione Lombardia. A un certo punto però sono iniziati gli atti vandalici: molotov, catene, tram, scooter e locali distrutti è il bilancio della notte di fuoco a Milano. I primi fermi sono poi avvenuti in via Benedetto Marcello tra corso Buenos Aires e la stazione Centrale. In queste ore e giorni, il numero delle persone fermate potrebbe salire considerato che centinaia di persone hanno preso parte alla protesta. Tra loro non solo gruppi ultras, di estrema destra e anarchici ma anche molti ragazzini delle periferie. Sarebbero stati presenti anche alcuni ristoratori e proprietari di locali che, una volta iniziati gli atti vandalici, hanno però scelto di lasciare la manifestazione.

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