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Milano, la denuncia dei genitori degli studenti con disabilità: “Per loro la scuola non è iniziata”

Alcuni studenti con disabilità dovranno attendere ancora qualche giorno prima del rientro a scuola. La data di inizio per alcuni di loro è stata posticipata a causa della mancanza di insegnanti di sostegno, chiamati in questi primi giorni a ricoprire le cattedre scoperte. Non solo, “non ci sono le condizioni perché tutti possano riprendere le lezioni in classe: non tutti possono indossare le mascherine e non tutti possono mantenere il distanziamento”, spiega Fortunato Nicoletti del Comitato famiglie disabili lombarde.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"La scuola è iniziata per tutti, tranne che per gli studenti con disabilità". Fortunato Nicoletti, presidente del Comitato famiglie disabili lombarde, si fa portavoce dei tanti genitori che non hanno potuto accompagnare a scuola i loro figli. O meglio, "non ci sono le condizioni perché tutti possano riprendere le lezioni in classe: non tutti possono indossare le mascherine e non tutti possono mantenere il distanziamento". Regole fondamentali per poter ritornare sui banchi. Il rientro a scuola per alcuni dei ragazzi con disabilità è, dunque, rimandato di qualche settimana, almeno fino a quando non verranno coperti i posti ancora vacanti degli insegnanti di sostegno, cioè "chi segue solitamente i nostri bambini". "Capisco che non è una situazione facile la riorganizzazione del sistema scolastico, ma ancora una volta, come durante il lockdown, queste mancanze ricadono su noi famiglie", spiega a Fanpage.it Nicoletti.

A Milano mancano 2.065 insegnanti di sostegno a fronte di 960 nuove certificazioni di disabilità

Secondo i dati dell'Ufficio scolastico territoriale di Milano, mancano 2.065 insegnanti di sostegno a Milano e provincia: su 4.612 cattedre previste sono scoperte circa una su due, quindi quasi il 50% e questo a fronte di 960 nuove certificazioni di disabilità pervenute al 31 di agosto. "Stiamo definendo le graduatorie provinciali per le supplenze – precisa il dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale, nonché ex ministro dell'Istruzione Marco Bussetti in vista lunedì mattina all'istituto comprensivo Rita Levi Montalcini di Peschiera Borromeo – arriveremo come sempre a fare il miracolo, però sono insegnanti privi del titolo di sostegno". Il rischio è che alcuni studenti continueranno le lezioni online senza mai entrare a scuola anche per quest'anno scolastico: "Già in condizioni normali non è facile, soprattutto per i bambini delle scuole dell'infanzia e delle elementari. Ora ancora di più: siccome sono tante le cattedre scoperte, gli insegnanti di sostegno fanno da supplenti. Sono preoccupato per come sarà l'anno scolastico", conclude Nicoletti.

"Mascherina e distanziamento sono un ostacolo per chi soffre di disabilità"

"Del resto la carenza di educatori e insegnanti è sempre stato un problema", ribadisce Giovanni Barin di Ledha, l'associazione che lavora per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Poi aggiunge: "In molti casi gli studenti con disabilità hanno iniziato l'anno scolastico qualche settimane dopo la prima campanella". E ora a complicare ancora il tutto c'è l'emergenza sanitaria in corso: "Il contatto con insegnanti e compagni è fondamentale per chi soffre di alcune tipologie di disabilità. Basti pensare agli studenti con sordità, per loro la mimica facciale è fondamentale. Come è possibile se i docenti indossano per tutto il tempo la mascherina?". Il compito di accogliere tutti spetta alla scuola: ci sono istituti che durante l'estate hanno collaborato con genitori per trovare una soluzione e altri che, invece, hanno rimandato a tempi migliori. Resta il fatto che "la scuola si deve sempre far trovare preparata per accogliere tutti".

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