Milano, la crisi post Covid colpisce ancora: chiuso il ristorante di Alex Del Piero
"Informiamo la gentile clientela che N10 Milano non ha ancora deciso una data di riapertura". Poche parole, senza molte spiegazioni. È il cartello virtuale affisso sulla bacheca del sito del ristorante N10 Milano, il locale milanese di Porta Nuova dell'ex calciatore Alex Del Piero. Si sospetta che anche il locale dell'ex capitano della Juve, chiuso durante il lockdown, sia da considerarsi tra le vittime della crisi economica scatenata dal coronavirus. Il ristorante aperto da Del Piero (che ha un gemello a Los Angeles), non sarebbe riuscito a resistere agli effetti devastanti del lockdown e del conseguente calo di turisti e lavoratori: secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano "Il Giorno" non riaprirà più e lo avrebbe già comunicato ai propri fornitori.
Dal Paper Moon ad Attimi, i ristoranti chiusi a causa del coronavirus
Quello di Del Piero non è stato l'unico locale che, nelle scorse settimane, è stato costretto a piegarsi alle conseguenze economiche della pandemia. Il calo di turisti e l'aumento di persone che lavorano in smart-working ha provocato una significativa riduzione di clienti. A chiudere i battenti sono stati lo storico locale di via Bagutta 1, "Paper Moon" che dopo 43 anni di onorato servizio ha sbarrato le porte mantenendo però aperte quelle del "Paper Moon giardino", nato due anni fa per festeggiare i 40 anni di attività. Al locale simbolo della "Milano da bere" degli anni '80, si aggiunge la chiusura di "Oste e cuoco" in piazza Risorgimento, dello chef stellato Filippo La Mantia. L'annuncio è stato fatto dallo stesso La Mantia, che ha specificato come fosse impossibile continuare a contenere i costi di gestione affermando poi di essere alla ricerca di una struttura più piccola. La chiusura è toccata anche al locale "Attimi" by Heinz Beck. Il ristorante in Piazza Tre Torri, nella zona Citylife, non riaprirà. Investito totalmente dall'assenza dei lavoratori nei grattacieli della zona il locale ha scelto di chiudere. Come per La Mantia, anche lo chef tre stelle Michelin, ha annunciato che valuterà un cambio di location.