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Milano, incendio al “muro delle bambole” contro la violenza sulle donne: denunciati due ragazzi

Sono stati individuati i due responsabili dell’incendio al “Wall of dolls”, l’installazione contro la violenza sulle donne che si trova a Milano in via De Amicis. Come aveva sottolineato fin da subito la polizia locale il rogo è stato accidentale, provocato dall’accensione di alcuni petardi durante un festeggiamento. Ma i due responsabili, due ragazzi poco più che ventenni individuati grazie alle telecamere, sono stati denunciati per lesioni per aver aggredito un commerciante della zona che era intervenuto “in difesa” del muro delle bambole.
A cura di Francesco Loiacono
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Il muro delle bambole a Milano
Il muro delle bambole a Milano

Non era un gesto "simbolico" contro l'altrettanto simbolico "muro delle bambole" che dal 2014 in via De Amicis, a Milano, ricorda il dramma delle violenze contro le donne. Ma si tratta comunque di un episodio grave quello per cui due ragazzi poco più che ventenni, un italiano e un egiziano, sono stati denunciati dalla polizia locale di Milano. Sono loro che, nella notte tra sabato e domenica 19 luglio, hanno dato fuoco a una delle bambole che compongono il "Wall of dolls", causando poi dei danni all'installazione voluta da Jo Squillo, Giusy Versace e Francesca Carollo.

Erano state proprio le tre co-fondatrici dell'iniziativa a comunicare la notizia dell'incendio: "È doloroso vedere devastato dalle fiamme una installazione che ricorda donne che hanno subito violenze, talvolta bruciate e uccise – avevano scritto in una nota -. Confidiamo che non si tratti di un evento doloso, ma se così non fosse i responsabili facciano un passo avanti, chiedano scusa e si adoperino per riparare il danno". Ci avevano, in parte, visto giusto: fin da subito la polizia locale aveva parlato di fiamme accidentali in relazione all'episodio, ma i responsabili non si sono fatti avanti.

I due responsabili ripresi dalle telecamere

Sono stati i filmati ripresi dalle telecamere della zona – vicino alle Colonne di San Lorenzo, meta di molti giovani – e le testimonianze raccolte dagli agenti a ricostruire quanto avvenuto e permettere di individuare i due responsabili. I due ragazzi stavano festeggiando il compleanno di un'amica insieme a una decina di altre persone e, per festeggiare, stavano accendendo dei petardi nei pressi dell’installazione artistica. Per questo motivo sono stati rimproverati da un commerciante, che per tutta risposta ha ricevuto dai due giovani il lancio di alcuni bicchieri e un pugno in faccia da uno dei due dopo un breve discussione. I ragazzi hanno proseguito nei festeggiamenti accendendo i petardi, che hanno causato accidentalmente l'incendio di una delle bambole appese al muro.

L'incendio causato dai petardi, poi l'aggressione a un commerciante

A spegnere le fiamme, quasi subito, sono stati lo stesso commerciante aggredito e altre persone della zona con delle bottigliette d'acqua. Ne è sorta una nuova lite con i ragazzi, al culmine della quale il commerciante è stato colpito con un altro pugno ed è finito al pronto soccorso, dove i medici gli hanno prescritto sette giorni di riposo. A seguito delle indagini della polizia locale i due responsabili sono stati denunciati per lesioni ai danni del commerciante, il cui intervento in difesa del muro delle bambole era stato lodato dalle promotrici dell'iniziativa. "Continuiamo a presidiare il territorio con gli agenti e con la tecnologia, e non di meno proseguiamo nell’impegno di sensibilizzare giovani e meno giovani al rispetto delle persone e dei luoghi che sono bene comune", hanno scritto la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e il comandante della polizia locale Marco Ciacci in una nota.

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