Milano, in piazza Duomo manifestazione contro il ddl Zan: “È contro la democrazia”
Dopo la manifestazione andata in scena il weekend scorso a Milano, all'arco della Pace, dei sostenitori del ddl Zan, oggi – sabato 15 maggio -, sempre nel capoluogo lombardo, si sono riuniti tutti coloro che invece protestano contro la votazione del disegno di legge.
Sit-in contro il ddl Zan: Restiamo liberi di pensare
Circa un migliaio di persone si sono ritrovate in piazza Duomo per contestare il ddl sotto il grido di "Restiamo liberi di pensare" e "Il ddl omotransfobia è contro la democrazia" e ancora "Libertà di espressione per tutti". Molti, moltissimi, sono anziani, ma ci sono anche diversi giovani e individui sui quarant'anni, tutti schierati contro l'approvazione del disegno di legge. Con loro, c'è anche il senatore Pillon e il segretario della Lega Matteo Salvini, atteso sul palco per il suo – ormai consueto – intervento. Tutti i partecipanti al sit-in, come dimostrano anche le foto realizzate da Fanpage.it, vestono la mascherina (o comunque una benda che gli copra naso e bocca) in osservanza delle direttive per il contenimento del contagio anti Covid, ma non tutti rispettano le distanze di sicurezza, ammassandosi e dando vita ad assembramenti.
Blitz degli attivisti pro ddl zan
Durante la manifestazione c'è stato anche un blitz degli attivisti a favore del Decreto Legge Zan: un gruppo di ragazzi ha portato striscioni pro ddl e fischiato sonoramente i manifestanti. La polizia è intervenuta per disperderli, e nel caos è volata anche qualche manganellata. Dopo qualche minuto, la situazione è tornata sotto controllo e i contro-manifestanti si sono dispersi.
Una settimana fa la manifestazione pro ddl Zan
Solo una settimana fa, sabato 8 maggio, l'Arco della Pace ha accolto migliaia di manifestanti che, al contrario, sono favorevoli all'approvazione del ddl Zan. Anzi, ne chiedono la discussione e la conseguente votazione il prima possibile. Il sit-in, organizzato dai Sentinelli, ha visto anche la partecipazione di personaggi pubblici oltre a quella di Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, e di altri esponenti di Forza Italia, tutti d'accordo sul fatto che non sia più tollerabile nel 2021 continuare a discriminare gli altri in base all'orientamento sessuale.