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Milano in lutto, morto in un incidente stradale il re del panettone

Lutto a Milano a seguito della scomparsa di Giuseppe Travaini, conosciuto in città anche come il re dei panettoni, morto in un incidente stradale mentre tornava dal commercialista. Infinite le code che si formavano fuori dalla sua gelateria e dalla sua pasticceria di clienti in attesa di potersi gustare un gelato o il dolce milanese d’eccellenza.
A cura di Filippo M. Capra
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Molti potranno dissentire perché, si sa, il gusto è soggettivo, ma a giudicare dalle file di clienti che si creavano fuori dai suoi negozi, il suo era certamente uno dei panettoni più apprezzati dai milanesi. Per non parlare dei gelati, altro marchio di fabbrica dell'impresa avviata diversi anni fa. Giuseppe Travaini, per gli amici Pino, era benvoluto da un'ampia schiera di cittadini che sistematicamente prendeva d'assalto le sue attività per godere dei prodotti che offriva. Le sue Gelateria Rossi e Pasticceria Nuova Brianza erano un punto di riferimento per molti milanesi.

Il re dei panettoni morto in un incidente stradale

Purtroppo, però, a partire da questo Natale non sarà più lui il diretto destinatario dell'affetto della fiducia riposta nel suo lavoro. Perché Travaini è scomparso all'età di 81 anni a seguito di un incidente automobilistico mentre tornava dal commercialista. Negli anni '70 era diventato socio di Peck. Chi lo conosceva ricorda come al talento offrì in supporto la determinazione e la voglia di faticare: sveglia alle 5 e dritto in officina a creare, tra una battuta in milanese e un sorriso rivolto ai suoi interlocutori. Poi, nel pomeriggio, crollava esausto sulla poltrona per lasciarsi andare ad un meritato riposo.

La pausa in Liguria e il ritorno a Milano

Trascorsi alcuni anni, aveva deciso di abbandonare la gelateria per trasferirsi in Liguria, lungo la Riviera. Ma dopo una vacanza durata circa due anni, e stregato dal mondo della pasticceria, aveva deciso di fare ritorno a Milano, aprendo un nuovo negozio in collaborazione con le sue due figlie. In un attimo si è attirato l'invidia degli altri gelatai della zona, arrivati a dichiarargli "la guerra dei cloni", sostenendo che secondo una legge sulla concorrenza Travaini non potesse tornare a produrre gelati per almeno cinque anni. Ma nonostante ciò, le code fuori dai suoi locali non hanno mai cessato di esistere.

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