Milano, in 9 aggrediscono coppia a calci e pugni per derubarla: arrestato gruppo di giovanissimi
Hanno dai 18 ai 24 anni i ragazzi arrestati la scorsa notte dalla polizia perché ritenuti gli autori di una violenta aggressione ai danni di una coppia malmenata e poi derubata in zona Caiazzo a Milano. Il branco si è scagliato contro i due fidanzati, una coppia di italo-filippini, di 19 e 20 anni, in attesa dell'autobus in via Pergolesi angolo Mercadante, a due passi da corso Buenos Aires.
Secondo quanto ricostruito finora dalle forze dell'ordine la gang che si pensa abbia messo a segno altri colpi utilizzando il medesimo modus operandi, è giunta sul posto a bordo di due auto di grossa cilindrata prese a noleggio il giorno prima. Nelle due vetture col motore sono rimasti due guidatori mentre il resto della banda è scesa e si è fiondata sulla coppia: mentre la ragazza è stata scaraventata a terra con uno spintone, il fidanzato è stato derubato dello smartphone e colpito con calci a pugni che lo hanno tramortito, anche quando era già a terra.
Ad intervenire in aiuto della coppia un passante che ha allertato immediatamente le forze dell'ordine prima di essere raggiunto da un componente della gang che gli ha intimato di non allertare la polizia. Da qui la fuga della banda di malviventi risalita di fretta nelle due auto, una Mercedes A45 e un'Audi RS3, che sono state fermate quasi subito dagli agenti in via Gioia: durante la perquisizione gli agenti hanno trovato e sequestrato un coltello a serramanico con una lama di 15 centimetri, 1.625 euro in contanti e dieci grammi di hashish e marijuana. I nove componenti della gang sono stati portati in Questura e arrestati per rapina pluriaggravata in concorso.
Intanto il 19enne ferito è stato soccorso dal personale sanitario del 118 accorso immediatamente sul posto e trasportato in ospedale al Fatebenefratelli a causa delle ferite riportate nel pestaggio: è stato trattenuto in osservazione nel nosocomio milanese. Le sue condizioni non destano comunque preoccupazione. Sei dei nove ragazzi fermati, alcuni italiani e altri nati qui da genitori di origine marocchina, hanno già precedenti di polizia piuttosto gravi: da rapina aggravata a lesioni personali, fino al furto con destrezza.