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Milano: in 400 al presidio contro la strumentalizzazione dell’Olocausto nei cortei No green pass

Quattrocento persone hanno partecipato al presidio milanese al memoriale della Shoah contro la strumentalizzazione dell’Olocausto nei cortei No green pass. Alla manifestazione ha partecipato, tra gli altri, anche il deputato Emanuele Fiano che ha ricordato commosso la casacca con cui suo padre è tornato dai campi di sterminio.
A cura di Simona Buscaglia
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Il presidio a Milano davanti al memoriale della Shoah (Fonte foto: LaPresse)
Il presidio a Milano davanti al memoriale della Shoah (Fonte foto: LaPresse)

Circa 400 persone hanno partecipato al presidio, annunciato ieri dalla comunità ebraica di Milano e dalla comunità di Sant'Egidio, davanti al Memoriale della Shoah, in piazza Edmond Jacob Safra, contro le strumentalizzazioni dell'Olocausto nelle manifestazioni dei No Green Pass. La protesta avviene infatti dopo le immagini che hanno visto a Novara dei manifestanti contro il certificato verde sfilare per le vie della città con le casacche a righe tipiche dei prigionieri dei campi di sterminio nazisti. I promotori nel loro messaggio avevano affermato: "La nostra coscienza civile si ribella al confronto tra la distruzione degli ebrei d'Europa e norme che proteggono i cittadini. Chiediamo rispetto per le vittime, coscienza della storia del nostro paese e difesa della memoria che ci unisce".

Chiesta più attenzione da parte della politica "al rigurgito fascista"

Fonte foto LaPresse
Fonte foto LaPresse

Tra i presenti alla manifestazione il presidente della Regione Attilio Fontana, l'assessore comunale Tommaso Sacchi, in rappresentanza della giunta milanese, il deputato Emanuele Fiano, e il presidente della Comunità ebraica Milo Hasbani. Molti partecipanti hanno chiesto "una maggiore attenzione da parte della politica al rigurgito fascista".

Fiano: Conservo ancora la casacca con cui è tornato mio papà

Alla vista delle immagini di Novara "Ho pensato a un fallimento: nell'armadio davanti al mio letto conservo una casacca vagamente simile a quella boiata che hanno portato in giro quei signori – ha commentato un commosso Fiano – è la casacca con cui è tornato mio papà". "Liliana Segre, che ci saluta tutti, mi ha chiesto di riportare queste sue parole – ha dichiarato al presidio Milena Santerini, Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo – ‘questa gente è fortunata perché ha potuto mimare la sofferenza, senza viverla'".

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