Milano, il teatro Lirico Giorgio Gaber riapre dopo oltre 20 anni nel momento più difficile
Il titolo del primo spettacolo è emblematico: "Comincium". "Abbiamo voglia di leggerezza. E allora, ripartiamo da dove eravamo rimasti ovvero dalla voglia di vedervi ridere", hanno scritto Ale e Franz, il duo comico milanese che domani, mercoledì 22 dicembre, avrà il compito di riportare in scena uno spettacolo al teatro Lirico di Milano dopo oltre 20 anni.
La ripartenza del teatro Lirico in un momento difficile
È una ripartenza simbolica quella della sala di via Larga, dedicata a Giorgio Gaber. Perché arriva in un momento indubbiamente difficile, in cui la pandemia di Coronavirus è nel pieno della sua quarta ondata e si ipotizzano ulteriori restrizioni anche per i vaccinati per accedere ad attività non essenziali. Non è ancora chiaro se il teatro e altre forme di spettacolo dal vivo, già duramente colpite dal lockdown, rientreranno in queste attività oppure no. Di certo c'è la convinzione, da parte degli addetti ai lavori, che attività come il teatro e il cinema (alle quali si accede mediante super green pass) siano più sicuro rispetto, ad esempio, ai ristoranti.
La salute prima di tutto, certamente. Ma anche "l'illogica allegria di vivere il presente" può servire ad affrontare un momento duro come quello attuale. È lo slogan, ripreso da una canzone del "signor G", che accompagnerà tutta la stagione 2021/2022 del Lirico: a sceglierlo è stata una 18enne milanese che ha voluto rimanere anonima e sarà una delle migliaia di milanesi ansiosi di tornare nel "gemello popolare" della Scala, inaugurato appena un anno dopo il "tempio della lirica" nel 1779 e che della Scala, durante gli anni bui della Seconda guerra mondiale e relativi bombardamenti, ha ospitato anche alcune stagioni.
I milanesi hanno già riabbracciato il Lirico: diecimila presenze negli open day
Era chiuso dal 1999 il Lirico, teatro dalle alterne fortune. Domani il sipario si aprirà di nuovo: e intanto circa diecimila milanesi hanno già riabbracciato la sala di via Larga nei due open day organizzati durante il fine settimana. Tra loro l'ultra ottantenne Silvana, che ha detto: "In questo teatro ho assistito in molti anni a tantissimi spettacoli di ogni genere. Un luogo che fa parte a pieno titolo della storia della cultura". Parole che sono il segno dell'affetto verso un'istituzione culturale cittadina finalmente ritrovata.