Milano, i ristoratori apparecchiano in Piazza Duomo: la scenografica protesta contro le chiusure
Continuano le proteste a Milano contro le chiusure e le disposizioni previste nel decreto ministeriale emanato dal Governo guidato da Giuseppe Conte ed entrato in vigore lunedì 26 ottobre. Dopo quella dei tassisti, degli ambulanti e degli studenti e dopo i violenti scontri di lunedì sera, i ristoratori hanno deciso di scendere nuovamente in piazza. Questa volta in Duomo trasformando la piazza in un vero e proprio ristorante a cielo aperto.
Con la chiusura alle 18 perderemo 153 milioni di euro
La protesta simbolica è iniziata questa mattina, mercoledì 28 ottobre, ed è stata organizzata da Epam-Fipe (l'associazione dei pubblici esercizi) contro la chiusura dei locali prevista dal Dpcm alle ore 18. Questa decisione, secondo il presidente dell'associazione Lino Stoppani costerà 153 milioni di euro: "In tutta Italia ogni mese la chiusura anticipata porterà a una perdita 2,1 miliardi di euro mettendo a rischio 300 mila posti di lavoro. Bisogna fare qualcosa”.
Gianfranco, il proprietario di una discoteca e due locali: Gli aiuti non bastano, siamo in piazza disperati
Per questo motivo, un centinaio di manifestanti hanno scelto di far sentire la loro voce facendo ciò che sanno far meglio: aprire un ristorante. Armati di tovaglie, piatti, posate, tovaglioli e cartelli hanno ‘apparecchiato' piazza Duomo. Tra loro anche Gianfranco, il proprietario di due locali e una discoteca in zona Colonne di San Lorenzo – una delle aree della movida milanese più frequentate – che ha chiuso la discoteca il 26 febbraio e adesso anche i due locali: "Abbiamo chiesto prestiti, ora dovremo chiederne altri, gli aiuti non bastano. Siamo qui in piazza disperati”.