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“Milano ha bisogno di meno ciclabili”: la protesta della Lega contro la giunta Sala

A Milano presidio di protesta della Lega contro la nuova pista ciclabile voluta dal Comune e in fase di realizzazione in viale Monza: “Milano ha bisogno di meno buche e meno ciclabili – ha detto il commissario cittadino del Carroccio Stefano Bolognini – Questi soldi che si spendono e tolgono posti auto potrebbero servire per lavori di manutenzione stradale”. Alcuni cittadini hanno organizzato un contro presidio: “Ci vuole una Milano più a misura di gente che va in bici”. Le differenti visioni sulla mobilità cittadina saranno uno dei temi centrali delle prossime Comunali 2021.
A cura di Francesco Loiacono
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"Milano ha bisogno di meno buche e meno ciclabili". A dirlo il commissario cittadino della Lega, Stefano Bolognini, durante il presidio di protesta contro la nuova pista ciclabile in fase di realizzazione in viale Monza organizzato questa mattina, lunedì 31 agosto, dal Carroccio. "Questi soldi che si spendono e tolgono posti auto potrebbero servire per lavori di manutenzione stradale – ha aggiunto Bolognini, fedelissimo di Matteo Salvini e assessore regionale lombardo alla Casa e alla disabilità -. Nei prossimi giorni andremo in altre zone di Milano dove ci sono piste ciclabili folli come in Porta Nuova: con la ripresa della scuola diventeranno pericolose e creeranno ingorghi".

Bolognini ha poi portato avanti un altro mantra ripetuto da chi si oppone alle nuove ciclabili che la giunta Sala ha realizzato e sta realizzando in città dopo il periodo di lockdown per il Coronavirus, ossia il fatto che le ciclabili toglierebbero parcheggi per le auto: "I commercianti hanno molti meno posti auto e residenti e clienti hanno difficoltà a parcheggiare. Manca la sicurezza". Ma sull'argomento negli scorsi giorni era stato l'assessore milanese alla Mobilità, Marco Granelli, a ribattere, sottolinenando come in viale Monza in realtà i parcheggi cancellati fossero tutti irregolari.

A Milano si delineano due partiti: quello dei ciclisti e quello degli automobilisti

La manifestazione di oggi della Lega, per la verità non molto partecipata, si inserisce in un quadro che sembra ormai delineato da tempo e si riproporrà certamente anche in vista delle prossime Comunali milanesi del 2021, ossia le differenti visioni della mobilità cittadina da parte della politica. Seguendo una semplificazione che riecheggia la famosa canzone "Destra-sinistra" di Giorgio Gaber, sembra ormai che il centrosinistra sia diventato il "partito delle bici" (e dei monopattini) contrapposto a un centrodestra che invece difende l'auto e gli automobilisti. Il presidente del Municipio 2, il leghista Samuele Piscina, assicura però: "Nessuno è contro le piste ciclabili ma vanno fatte con buon senso, qua in viale Monza c'era una alternativa (in via Breda, ndr) che non avrebbe creato problemi ma il municipio non è stato ascoltato". Ma la consigliera comunale ed europarlamentare leghista Silvia Sardone rincara la dose: "Gli ecologisti ‘alla gretina' vanno di moda e Sala prende il pennello e fa le piste ciclabili non tenendo conto della sicurezza dei ciclisti e aumentando il traffico. È una scelta ideologica sbagliata e non condivisa con i cittadini che sono imbufaliti".

Contro presidio pro-ciclabili: Ci vuole una Milano più a misura di gente che va in bici

Alla fine saranno proprio i cittadini a decretare il successo o meno dell'idea di mobilità delineata dalla giunta Sala per la Milano del futuro: sempre più mobilità sostenibile, sempre meno auto inquinanti in giro, una visione che si è sostanziata anche nell'introduzione di Area B. Nel frattempo alcuni cittadini hanno già voluto esprimere il proprio appoggio al piano di "ciclabili leggere" (cioè disegnate sull'asfalto in segnaletica orizzontale, senza cordoli) portato avanti dal Comune di Milano. In un contro presidio organizzato poco distante da quello del Carroccio, come riporta l'agenzia di stampa Mianews, c'è infatti chi ha sottolineato: "È pericoloso essere anche pedoni a Milano. La strada è di tutti. È bellissimo andare a lavorare in bicicletta. Ci vuole una Milano più a misura di gente che va in bici. Una città più lenta".

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