Milano, “guerra” negli ospedali San Carlo e San Paolo: la dirigenza denuncia 50 medici
Sono stati denunciati alla Procura di Milano i cinquanta medici che nelle settimane scorse avevano scritto una lettera indirizzata alla direzione sanitaria degli ospedali San Carlo e San Paolo. All'interno del testo lamentavano una cattiva gestione dell'epidemia di Covid-19 da parte delle strutture. A segnalare alla Procura la lettera è stata la stessa direzione sanitaria.
Usuelli: "Necessario licenziamento o dimissioni del direttore generale"
"Qualora il Direttore generale del San Carlo non smentisca la notizia della denuncia alla procura dei suoi 50 medici – scrive in una nota stampa il consigliere regionale di +Europa/Radicali Michele Usuelli – è necessario subito il suo licenziamento e le sue dimissioni". Dagli ospedali San Carlo e San Paolo, contattati da Fanpage.it, intanto fanno sapere: "C'è stata una segnalazione alla Procura più che una denuncia, ma semplicemente perché all'interno della lettera sono state fatte affermazioni gravissime". Secondo Usuelli però non è tollerabile accettare un simile precedente dato che la tensione tra direzioni generali e medici è alta in molti ospedali: "I direttori generali devono mostrare capacità di risolvere i conflitti; questa è una caratteristica imprescindibile per continuare a dirigere. A ottenere le dimissioni devono essere il direttore generale della sanità Lombarda Trivelli e l’assessore Gallera, meglio ancora il Presidente Fontana. Altrimenti si dimettano loro”.
La situazione degli ospedali San Carlo e San Paolo
Prosegue quindi il clima di ostilità all'interno dei due ospedali milanesi. I riflettori si erano accesi nelle scorse settimane con la lettera in cui si parlava di carenza di posti letto e personale qualificato, che secondo i medici avrebbe potuto portare in sostanza a scegliere tra chi salvare e chi no. Accuse pesanti, che avevano portato la direzione sanitaria a smentire quanto scritto e a esacerbare un clima conflittuale all'interno delle strutture, tanto che nei giorni seguenti era stato organizzato un flash mob e indetto uno sciopero che sarà previsto il 14 dicembre. Secondo alcuni sindacati, dopo la lettera, erano stati presi provvedimenti severi nei confronti dei medici, con atti discriminatori: la primaria del reparto di Pronto Soccorso e capo dipartimento di Emergenza e Urgenza era stata rimossa dal suo incarico per aver difeso i suoi colleghi, mentre tanti altri sarebbero stati sanzionati. Allarmato da queste notizie, il consigliere regionale di +Europa/Radicali Michele Usuelli aveva depositato un'interrogazione a risposta immediata in Consiglio regionale in cui chiedeva l'intervento dell'assessore al Welfare Giulio Gallera: "Serve un fronte comune unito contro questo atteggiamento a dir poco minaccioso e intimidatorio. Sindaco Sala, partiti, Ordine dei medici, sindacato dei medici, medici stessi, primari di pronto soccorso, le società scientifiche, Ministro della Sanità, battiamo un colpo insieme", scrive invece adesso Usuelli dopo l'ultimo atto di una vicenda a proseguire nei prossimi giorni.