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Milano, ferì alla gola una donna con un coccio di bottiglia: oggi è stato rimpatriato

Un anno fa aggredì e ferì una donna a Milano con un coccio di bottiglia. Fu assolto perché lo psichiatra lo dichiarò incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Oggi l’uomo è stato rimpatriato in Bangladesh con un volo partito questo pomeriggio dall’aeroporto di Milano Malpensa e diretto a Dacca.
A cura di Enrico Tata
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Il 12 agosto del 2019 un 34enne bengalese ha ferito gravemente alla gola una donna di 65 anni con un coccio di bottiglia di birra. È accaduto il 12 agosto 2019 in largo La Foppa a Milano. Un mese dopo, in seguito alle indagini da parte delle forze dell'ordine, è stato assolto per incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti. Il giudice per l'udienza preliminare ha quindi respinto l'accusa di tentato omicidio proposta dalla procura, che aveva anche chiesto di applicare una misura alternativa in carcere: due anni in una Rems, Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza.

La perizia: "Era incapace di intendere e di volere"

Il gup del tribunale di Milano aveva chiesto una perizia allo psichiatra Mario Mantero e quest'ultimo aveva confermato che l'uomo al momento dell'aggressione alla donna non era capace di intendere e di volere. Allo stesso, tempo, però aveva sottolineato la sua pericolosità sociale. Come detto, il gup non ha ritenuto necessario disporre per lui due anni obbligatori all'interno di una Rems. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, il bengalese era arrivato in Italia 8 anni fa, pagando 15mila euro dopo aver lasciato il suo paese d'origine e trovando nel Napoletano un posto di lavoro in una fabbrica tessile. Il lavoro sottopagato e l'assenza di amici in Italia l'avrebbero reso triste, o almeno così ha raccontato il diretto interessato durante il colloquio con il medico per la perizia. I suoi documenti non sono in regola e oggi l'uomo è stato rimpatriato in Bangladesh con un volo partito questo pomeriggio dall’aeroporto di Milano Malpensa e diretto a Dacca.

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