Milano, educatrici senza green pass respinte dai loro asili. Sala: “Tutto il personale deve averlo”
La prima giornata con l'obbligo di Green pass esteso per i traporti a lunga percorrenza e per gli operatori della scuola e dell'università è trascorsa senza troppi scossoni in Lombardia. Anche qui le preannunciate manifestazioni della galassia No Green pass nelle stazioni si sono rivelate dei flop, con pochissimi partecipanti e nessun disagio. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha poi riferito che due educatrici, dipendenti comunali, sono state respinte dalle loro rispettive scuole, un asilo nido e una scuola d'infanzia, perché non avevano il certificato verde. "Mi hanno segnalato un paio di casi di nostre educatrici che hanno chiesto di entrare ugualmente, e sono state respinte", ha detto il sindaco a margine della messa per la Giornata della custodia del creato organizzata da Legambiente Reteambiente Milano in via Padova.
Il primo cittadino ha poi ricordato quali sono le regole a Milano: "Tutto il personale che sta a contatto con i bambini deve avere il Green pass. Anzi se anche un genitore che fa l'inserimento vuole entrare qualche ora deve avere il Green pass". Sala ha poi fatto un appello al buon senso e alla responsabilità di tutti, "perché se ci si mette a litigare su questi aspetti, magari davanti ai bambini, ci possono essere dei problemi".
Un passeggero senza Green pass costretto a scendere dal treno Milano-Roma
Qualche problema lo ha avuto di sicuro il passeggero che ieri, verso le 13.30, è stato fatto scendere alla stazione di Pavia perché era salito sul treno Frecciabianca Milano-Roma senza Green pass. È stata la capotreno a segnalarlo agli agenti della Polfer, che sono saliti sul convoglio e hanno invitato il passeggero, un uomo di circa 40 anni a scendere. Il passeggero, che aveva un regolare biglietto ma era sprovvisto della certificazione verde che da ieri serve per prendere mezzi di trasporto a lunga percorrenza, è dovuto scendere.