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Milano, donna violentata in piazza Gae Aulenti tra i grattacieli di Porta Nuova: indagini in corso

Gli agenti della squadra mobile di Milano, coordinati dal pubblico ministero Michela Bordieri, indagano su uno stupro avvenuto alla fine di agosto in piazza Gae Aulenti, tra i grattacieli di Porta Nuova. La vittima è una donna di 34 anni, che ha denunciato di essere stata aggredita alle spalle e poi violentata da un uomo mentre tornava a casa dopo uan serata trascorsa nei locali di corso Como.
A cura di Francesco Loiacono
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Una donna di 34 anni ha denunciato di essere stata stuprata in piazza Gae Aulenti a Milano, tra i grattacieli del nuovo quartiere di Porta Nuova. L'episodio, riportato dal "Corriere della sera", sarebbe avvenuto alla fine di agosto, nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26. Ma alla vittima dello stupro sono serviti alcuni giorni per riprendersi dallo choc e raccontare alla polizia cosa sarebbe avvenuto, facendo così partire le indagini che sono ancora in corso per cercare di identificare e assicurare alla giustizia il responsabile.

La donna è stata soccorsa sotto choc

La ragazza, di nazionalità polacca, aveva passato la serata nei locali di corso Como, forse eccedendo con l'alcol. Mentre tornava a casa sarebbe stata aggredita alle spalle da un uomo in piazza Gae Aulenti, sotto il grattacielo Unicredit. Il suo aggressore l'avrebbe trascinata su una delle scalinate che circondano la piazza e lì l'avrebbe stuprata, apparentemente senza testimoni. In un primo momento la donna, soccorsa da un'ambulanza con lividi e segni riconducibili a una violenza, non ha voluto denunciare l'episodio, probabilmente frastornata dallo choc e dall'alcol. Ha firmato le dimissioni ed è uscita dall'ospedale. Dopo qualche ora però la donna è tornata alla clinica Mangiagalli, dove si trova il centro antiviolenza, e a fatica, davanti agli psicologi e agli agenti della squadra mobile, ha ricostruito quanto avvenuto. La violenza è stata poi certificata anche dagli esami condotti dai medici: sarebbero state trovate anche tracce biologiche appartenenti allo stupratore. L'inchiesta è stata affidata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, a capo del pool sui reati sui soggetti deboli, al pubblico ministero Michela Bordieri. Si cerca adesso di risalire all'autore della violenza, avvalendosi anche del supporto delle tante telecamere presenti nella zona.

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