Milano, da domani 23 ottobre sospesa nuovamente Area B: ma è polemica con la Regione
Verrà nuovamente sospesa l'Area B di Milano a seguito delle polemiche relative alla pressione sul trasporto pubblico aumentata dopo la riaccensione dello scorso 15 ottobre delle telecamere della ztl più grande d'Europa. Ad annunciarlo indirettamente era già stato il sindaco Sala che nella giornata di ieri, mercoledì 21 ottobre, aveva rivelato di essere pronto a fare un passo indietro. Ora, è l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli a dare notizia dell'ufficialità della decisione con un lungo post su Facebook in cui attacca la Regione Lombardia per incoerenza.
Granelli al vetriolo contro Regione: Le loro delibere sull'inquinamento sono carta straccia
"L'assessore Cattaneo di Regione Lombardia attacca dicendo che area B non va bene ma intanto lui mantiene i divieti per i vecchi diesel, gli stessi di area B, scrive Granelli aizzando i seguaci aggiungendo: "Troviamo la differenza". L'assessore alla Mobilità milanese offre l'esempio secondo cui "se vietiamo noi i diesel con le telecamere di area B non va bene, se li vieta lui solo con una delibera va bene". E a tal proposito Granelli sottolinea che nonostante i divieti imposti dalla Regione, questi sarebbero resi inefficaci dalla "delibera che rimane carta straccia" perché "lo sa bene che nessuno li rispetta", a differenza di Milano la cui Amministrazione "realizza un sistema vero per diminuire le emissioni bloccando i vecchi diesel e distribuendo 15 milioni di euro per cittadini e imprese per cambiare i veicoli inquinanti e 23 milioni per cambiare le caldaie".
L'assessore: Milano è stata lasciata da sola
Quindi, Granelli coglie l'occasione per suggerire "a Cattaneo e ai suoi colleghi di Regione Lombardia come la Terzi, di fare sul serio la lotta all'inquinamento e al traffico: saremo più forti anche contro il virus del Covid-19". Così, l'assessore alla Mobilità di Milano chiede nuovamente alla Regione di prendere provvedimenti seri sull'ambiente e sul traffico per non lasciare sola la città amministrata da Beppe Sala. "Se a Milano continuano ad entrare dalla Lombardia migliaia di veicoli inquinanti è perché la Regione non investe nei treni, in metropolitane e metrotramvie, penalizzando così il trasporto pubblico", attacca ancora Granelli snocciolando altri dati. Uno di questi è relativo alla riduzione di tre milioni di euro di risorse per veicoli e caldaie nel solo anno corrente consentendo, quindi, indirettamente alla Regione di potersi nascondere dietro alla frase, rivolta ai cittadini: "Avete un vecchio diesel, non preoccupate, vi derogo io o faccio regole di carta".