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Milano, contagi nelle scuole aumentati di sei volte nell’ultimo mese

Sono aumentati di sei volte i contagi nelle scuole: stando ai dati delle ultime quattro settimane dell’Agenzia di tutela della salute di Milano, che si occupa dei territori di Milano e Lodi, i numeri sono in costante crescita. In questi giorni molti esperti invitano a considerare la didattica a distanza almeno nelle scuole superiori, ma il ministro Azzolina la ritiene non necessaria considerato che la scuola è ancora un luogo sicuro.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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La scuola è uno dei luoghi più sicuri: parola del ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina che non ritiene necessario – almeno per il momento – ricorrere alla didattica a distanza. Nemmeno per gli studenti delle superiori. Negli ultimi giorni, proprio la dad per licei e istituti è al centro di valutazione e misure regionali. La stessa Regione Lombardia ha fatto trapelare, nei giorni scorsi, la possibilità di ricorrere alla "scuola da casa" qualora dovessero aumentare i numeri dei positivi in particolare nel territorio di Milano, attualmente sorvegliato speciale. Proprio qui, secondo i dati forniti nelle ultime settimane dall'Agenzia di tutela della Salute di Milano, i numeri relativi ai casi di contagi negli istituti scolastici sono aumentati di sei volte nell'ultimo mese.

Da 33 a 175 positivi nelle scuole: i numeri di Ats Milano

Dall'inizio dell'attività didattica e fino al 20 settembre, i casi segnalati da Ats Milano erano 33: 27 alunni e sei operatori. Di questi 33, tre erano nella provincia di Lodi, quattordici nella città di Milano e sedici nella provincia di Milano. Ai positivi si aggiungevano i 435 isolati, di cui 420 studenti e quindici operatori. Nella settimana successiva (20-26 settembre), i numeri aumentano. Ats riceve la segnalazione di 39 casi di tamponi positivi: 35 studenti e quattro operatori. A questi si aggiungono quattro casi in scuole di formazione professionale – che non rientrano nella statistica regionale – con 42 isolamenti: 32 alunni e dieci insegnanti. Il totale è di 43 positivi: ventuno a Milano, ventidue in provincia e nessun caso a Lodi. Nella settimana del 28 settembre e fino al 4 ottobre Ats segnala 85 casi positivi. Questa volta sono 77 gli studenti e otto gli operatori. Di questi ben 57 sono nella città di Milano, ventisei in provincia e solo due nella provincia di Lodi. Sale anche il numero di persone isolate che si attesta a 1.471: 1.420 alunni e 51 operatori. L'ultima settimana, quella dal 5 all'11 ottobre, è quella con più casi. I positivi sono 175: 147 alunni e 28 operatori. 103 sono a Milano, 65 in provincia e sette nella provincia di Lodi. Le persone isolate sono 2895:  2811 alunni e 84 operatori scolastici.

L'ipotesi didattica a distanza ventilata da esperti e task force

Tra coloro che invitano a valutare l'ipotesi della didattica a distanza c'è anche il professor Massimo Galli, direttore malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano. Secondo Galli, la dad per le scuole superiori in cui si alternano le lezioni in presenza a quelle da casa può essere un modo per ridurre la presenza di persone sui trasporti pubblici e di conseguenza inibire le possibilità di contagi. Un monito che qualche giorno prima dell'intervista del professore a Fanpage.it, è stato considerato nell'incontro tra gli esperti della task force e del Cts in Regione Lombardia avvenuto il 12 ottobre. La notizia era infatti trapelata da un'email, poi confermata da Ats come ipotesi allo studio e sulla quale ancora non è stata presa una decisione. Al momento infatti è necessario precisare che le scuole non sono i principali luoghi di contagio, ma le attività extrascolastiche degli studenti unite al fatto che in molti per raggiungere i propri istituti prendano mezzi di trasporti pubblici, rischiano di trasformarle nei posti perfetti in cui trasmettere il virus.

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