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Milano, cenoni di Capodanno annullati: albergatori donano cibo alla onlus Pane Quotidiano

Considerata la pandemia e le norme anti-Covid, i cenoni per il capodanno 2021 sono stati annullati. Molti albergatori e ristoratori si sono trovati dispense e cucine piene di alimenti che non potranno utilizzare. Per questo motivo, a Milano alcuni di loro hanno deciso di donare molti prodotti alla onlus Pane Quotidiano.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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Quello del 2021 sarà un capodanno diverso. La pandemia da Coronavirus e le conseguenti norme per contenere i contagi hanno portato all'annullamento di eventi e festeggiamenti in piazza, ma anche di cenoni organizzati in alberghi e ristoranti. Molti albergatori si sono quindi ritrovati le cucine e le dispense colmi di prodotti che non potranno più utilizzare. E tra loro c'è chi ha deciso di donarli alle persone e alle famiglie che ne hanno bisogno. A Milano infatti pasta, taralli, panettoni, spumanti e tantissimi altri alimenti e bevande sono state devolute alla onlus Pane Quotidiano.

Brioches, taralli e muffin: tutti i prodotti donati a Pane Quotidiano

L'iniziativa, nata da un'idea del comitato Centrale District che favorisce progetti di solidarietà, ha visto i volontari di Pane Quotidiano effettuare già nella mattinata di oggi, martedì 29 dicembre, due ritiri: il primo all'Hotel Melià di via Massaccio e il secondo all'E.C.HO di viale Andrea Dorio. I volontari hanno caricato sui loro camion pacchi e confezioni con oltre seicento brioches, mille fagottini e muffin, decine di scatole con taralli, birre, succhi e altri prodotti. Ad accoglierli in via Massaccio c'era il general manager Andrea Giorgi, che ha spiegato di aver donato tanti alimenti anche ai propri dipendenti, mentre in viale Andrea Dorio le consegne sono avvenute sotto la supervisione del direttore degli Starhotels E.c.ho. Marco Pratolongo. Presente anche la vice presidente di Centrale District Camilla Doni: “Le difficoltà del comparto turistico e ricettivo di questo periodo hanno lasciato molti alberghi con dispense piene. Nessun’altra destinazione ci è sembrata più opportuna della solidarietà”.

Aumentano le richieste fuori i cancelli di Pane Quotidiano

Il 13 dicembre avevano fatto notizia le centinaia di persone in coda per avere un pacco alimentare gratis davanti una delle sedi della onlus. Immagini dure che erano state poi contrapposte alle numerose persone che qualche giorno dopo avevano riempito il centro di Milano con lunghe file fuori dai negozi. A Fanpage.it, il vice presidente di Pane Quotidiano aveva rivelato che molte delle persone in fila erano perlopiù soggetti colpiti duramente dalla crisi economica causata dalla pandemia: "La gente è sempre di più, ma il timore più grande è per ciò che potrà succedere quando finiranno gli ammortizzatori sociali". Fortunatamente lo stesso vicepresidente aveva spiegato che grazie ad aziende, cittadini e in quest'ultimo caso albergatori, Pane Quotidiano, le cui sedi si trovano in viale Monza e in viale Toscana, riesce a far fronte anche all'incremento di richieste di questo periodo.

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