Milano, cantieri infiniti e vita nel degrado: la denuncia dei residenti di due case popolari Aler
Lavori di ristrutturazione in ritardo e famiglie costrette a vivere nel degrado tra cantieri aperti, infiltrazioni, aperture nei tetti e solai diventati colonie di uccelli. È la situazione dello stabile Aler di Piazza Prealpi 2, nella periferia nord-ovest, in zona Villapizzone, denunciata dai residenti che chiedono all'azienda lombarda per l'edilizia residenziale di intervenire subito, dopo averli lasciati in condizioni invivibili durante i mesi del lockdown e dell'emergenza coronavirus.
Cantiere infinito e caseggiato con il tetto sventrato: il caso dello stabile Aler di Piazza Prealpi
"In risposta a un mio accesso agli atti, Aler Milano ammette nero su bianco che i lavori di ristrutturazione dello stabile di Piazza Prealpi 2 a Milano sono ‘in gravissimo ritardo'. Infatti poco più della metà della manutenzione prevista è stata realizzata. Aler quindi ha messo in mora l’impresa appaltatrice, ordinando la immediata esecuzione e completamente delle opere", spiega il consigliere regionale Nicola Di Marco (Movimento 5 Stelle), sottolineando che si tratta di un contesto "non certo molto salubre, soprattutto per i nuclei familiari fragili con disabili, anziani o malati".
Degrado e abbandono: la rabbia degli inquilini di via Lope de Vega
Se gli inquilini di piazza Prealpi sono esasperati, molti altri si lamentano. "Questo purtroppo non è un caso isolato, molto spesso infatti gli interventi di rigenerazione urbana di singoli stabili o anche di interi quartieri popolari sono in ritardo e restano per anni incompiuti", rileva Di Marco. Un altro contesto al limite è quello del grande caseggiato Aler di via Lope De Vega, dove gli abitanti lamentano i disagi dovuti all'incuria e alla mancanza di manutenzione. Appartamenti con muffe e infiltrazioni nei soffitti, garage in gran parte occupati da estranei, che li usano come magazzino per immondizia e macerie o addirittura, in qualche caso, li abitano. Negli androni vetri rotti, estintori mancanti. Con una carenza di manutenzione ormai atavica. Il tutto in un contesto dove negli anni sono montate tensione sociale e rabbia.