Milano, bar chiusi alle 18 e didattica a distanza nei licei: ipotesi della Regione dopo boom casi
Chiusura dei bar anticipata alle 18, utilizzo della didattica a distanza nelle scuole superiori e smart working lì dove è possibile: saranno questi, secondo un'indiscrezione riportata dal "Corriere della sera", alcuni dei punti che saranno discussi durante l'incontro che si svolgerà oggi, 12 ottobre, alle ore 17, in Regione Lombardia, tra gli esperti della task force e del Cts per fare il punto sulla situazione Coronavirus.
Didattica a distanza per le scuole superiori, smart working e chiusura dei bar anticipata
Nella regione che per prima ha fronteggiato la pandemia in Italia, e che ha pagato finora il prezzo più alto in termine di vittime (quasi 17mila i morti ufficiali), l'aumento dei casi spaventa. Negli ultimi due giorni infatti è stato sfondato il tetto dei mille positivi: ieri sono stati registrati 1.032 casi, di cui 460 solo nella provincia di Milano e 211 in città, due giorni fa invece i casi nel solo capoluogo sono stati oltre 300, un numero che ricorda il periodo più buio della scorsa primavera. L'allarme, quindi, è alto soprattutto per la città di Milano: ed è proprio nel capoluogo lombardo – secondo quanto sarebbe stato suggerito dal direttore generale Welfare Marco Trivelli in una mail inviata alla Regione – che si potrebbero rendere più restrittive alcune limitazioni. Alla stretta dei controlli disposta dall'ultimo Dpcm del governo del 7 ottobre, potrebbero aggiungersi la chiusura alle 18 dei bar come nel mese di marzo e la riduzione del carico sul trasporto pubblico (ora limitato all'80 per cento della capienza), che negli ultimi giorni è finito tra l'altro al centro di numerosi dibattiti e polemiche.
Per ridurre il numero di passeggeri sui mezzi pubblici dalla direzione Welfare suggeriscono che si potrebbe ricorrere alla didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado e allo smart working in ogni contesto dove sia applicabile. La dad non coinvolgerà – almeno per ora – né gli studenti di scuola media né quelli di scuola elementare: l'obiettivo rimane infatti quello di garantire ai bambini la possibilità di proseguire con l'attività didattica e di consentire l'attività produttiva per le aziende. Le restrizioni, che potrebbero essere per Milano molto più severe che per il resto della Lombardia, potrebbero essere adottate solo se anche nei prossimi giorni continuerà ad aversi un aumento importante dei casi. Dopo l'anticipazione del Corsera è arrivata la precisazione da parte di Ats, che in sostanza conferma le ipotesi allo studio, anche se parla di decisioni ancora non assunte: "In relazione alle informazioni pubblicate da alcuni organi d'informazione e relative a provvedimenti che Regione Lombardia starebbe assumendo in riferimento all'emergenza Covid-19, si specifica che il documento citato, di natura tecnica e sottoposto a vincolo di riservatezza, contiene un ventaglio di proposte che il gruppo di lavoro denominato ‘Commissione Indicatori' ha elaborato ad uso del Comitato tecnico scientifico, quale materiale istruttorio per la riunione odierna. Non si tratta, quindi, né di orientamenti già stabiliti e tantomeno di decisioni già assunte".