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Milano avrà un secondo Bosco Verticale: presentato il progetto per il Pirellino

È stato presentato oggi il progetto di rigenerazione di Pirelli 39, il cosiddetto ‘Pirellino’, l’ex sede degli uffici comunali del settore Urbanistica. L’edificio era stato messo all’asta nel marzo 2019, acquistato da Coima per 194 milioni di euro. Il concorso per la riqualificazione è stato vinto dagli studi DS+R (Diller Scofidio + Renfro) e Stefano Boeri Architetti con una nuova “torre verde” che ricorda il Bosco Verticale.
A cura di Simone Gorla
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Una nuova torre che ricorda il Bosco Verticale nascerà a Milano nella zona di Porta Nuova. È parte del progetto di riqualificazione del ‘Pirellino', l’edificio di via Pirelli 39 messo all’asta dal Comune e che nel marzo 2019 si era aggiudicato Coima Sgr, per un valore totale di 194 milioni di euro.

Il progetto firmato dagli studi DS+R (Diller Scofidio + Renfro) e Stefano Boeri Architetti nascerà infatti una torre con 1.700 mq di vegetazione. Boeri è anche il "papà" del Bosco Verticale e la nuova costruzione seguirà la stessa impostazione. Il verde sarà distribuito sui piani in modo che le fioriture cambino i colori dell’edificio al variare delle stagioni. La torre sarà in grado di assorbire 14 tonnellate di Co2 e produrre 9 tonnellate di ossigeno l’anno, al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati.

Al concorso hanno partecipato 70 raggruppamenti con 359 Studi di architettura, landscape/urban design e ingegneria in rappresentanza di 15 Paesi (Austria, Belgio, Cina, Colombia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Svizzera, Usa). Prevede un modello di utilizzo misto di spazi pubblici-residenziale-terziario attraverso il recupero della torre esistente, dell’edificio a ponte su Melchiorre Gioia e la realizzazione di una nuova torre.

Il grattacielo già esistente, un tempo sede degli uffici comunali del settore Urbanistica, sarà ripensato mantenendone la prevalente destinazione terziaria. L'edificio a ponte che oggi scavalca via Melchiorre Gioia, sarà ripensato “svuotandolo e rendendolo leggero, pur mantenendone il segno architettonico di ponte a scavalco sulla strada e aggiornandolo nei contenuti come un nuovo “hub” a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato ad essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi. Punto centrale della trasformazione dell’edificio sarà la green house, una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali”.

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