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Milano, arrivano i banchi monoposto nelle scuole: quelli dismessi saranno donati alle associazioni

Mentre il comune di Milano ha iniziato la sostituzione nelle scuole della città dei banchi cosiddetti monoposto così come stabilito dal ministero dell’Istruzione, si pensa a come sostituire quelli dismessi che andranno attraverso una procedura pubblica assegnati ad un’organizzazione che possa utilizzarli per progetti di utilità sociale.
A cura di Chiara Ammendola
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Una procedura pubblica per assegnare i banchi dismessi delle scuole di Milano ad un'organizzazione che possa utilizzarli per progetti di utilità sociale. È quanto stabilito dal comune di Milano che ha deciso così di dare una seconda vita a parte degli oltre 6mila banchi che verranno ritirati da decine di scuole milanesi per essere sostituiti con quelli monoposto.

Oltre 6mila i banchi dismessi: una buona parte è riutilizzabile

La procedura di dismissione interesserà tra gli 80 e i 100 istituti, per un totale di oltre 6mila banchi, parte significativa dei quali sono in condizioni di essere riutilizzati. Un numero minore dovrà invece essere smaltito perché vetusto e non più funzionale. "L’Amministrazione – si legge nella nota – avvierà dunque una procedura pubblica per individuare un’organizzazione non a scopo di lucro disponibile a riusare gli arredi in buone condizioni che le scuole non hanno potuto reimpiegare, per la realizzazione di progetti di utilità sociale. L’associazione dovrà farsi carico del ritiro del materiale e della rendicontazione delle destinazioni e delle modalità di utilizzo".

È un ulteriore passo verso l’economia circolare

"Il Comune – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – cerca da anni di favorire la diffusione della logica della sostenibilità e del riuso nelle scuole, attraverso, ad esempio, l’introduzione di posate e bicchieri riutilizzabili nei refettori o le campagne di sensibilizzazione sui temi del riciclo e della raccolta differenziata. Un ulteriore passo verso l’economia circolare viene compiuto con questa importante decisione di riutilizzare a scopi sociali una parte degli arredi che sono in buone condizioni, ma che devono essere sostituiti per favorire una migliore organizzazione degli spazi scolastici e garantire il distanziamento sociale".

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