Milano, aggredì ragazzo con acido, 43enne condannata a due anni di carcere e due da scontare in Rems
È stata condannata a due anni di carcere e altri due da scontare in una Rems, una residenza per l' esecuzione delle misure di sicurezza, la 43enne Tamara Masia a processo per aver aggredito con dell'acido il 28enne Daniele Polacci. La donna, processata con il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena, era accusata di stalking e lesioni personali aggravate. Secondo quanto emerso dalla perizia psichiatrica disposta lo scorso primo luglio dal giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Milano era parzialmente incapace di intendere e volere al momento dell'aggressione: da qui la decisione del giudice di disporre un trattamento in una struttura specializzata che potrà aiutare la donna nel suo percorso di recupero psichico.
Tamara Masia ritenuta parzialmente incapace di intendere e di volere
Soddisfatto il legale della vittima che si è visto riconoscere una provvisionale di 10mila euro, l'avvocato Fausto Giannelli : "Non volevamo infierire su una condanna detentiva – ha spiegato dopo la lettura della sentenza – crediamo sia stata una decisione giusta quella di disporre fin da subito la custodia cautelare in una Rems, dove la Masia dal carcere verrà trasferita non appena ci sarà posto in quanto è stata ritenuta socialmente pericolosa sia per il mio cliente, che è preoccupato per le ultime lettere che lei gli ha inviato dal carcere, sia per la collettività".
L'aggressione in piazza Gae Aulenti a Milano
L'aggressione della donna ai danni del barista di origini modenesi Daniele Polacci risale allo scorso gennaio, quando, incontratisi in Gae Aulenti a Milano, la Masia dapprima gli ha spruzzato dello spray al peperoncino e poi gli ha lanciato l'acido sul volto. A scatenare l'ira della donna, l'intenzione del 28enne di interrompere i loro rapporti: i due si frequentavano da poco ed erano usciti insieme circa tre volte: l'aggressione, ritenuta premeditata in quanto pianificata nei due giorni antecedenti, sarebbe stato il culmine di un'escalation di comportamenti dettati dalla gelosia e dalla possessività. Polacci a causa dell'aggressione ha riportato ustioni di primo e secondo grado al volto oltre che alla mano e al posto sinistro, e ustioni terzo grado al collo