Milano, 52enne indagato ha 280 capi di imputazione: falsificava i passaggi di proprietà delle auto

Un uomo di 52 anni di Milano ha accumulato ben 280 capi di imputazione a seguito della chiusura delle indagini preliminari a suo carico condotte dalla Procura di Milano. Il sostituto procuratore Piero Basilone ha disposto la notifica all'uomo, poi eseguita dai carabinieri e dagli agenti della polizia locale.

Uomo di 52 anni collezione 280 capi d'imputazione

L'uomo è accusato di reati quali peculato, usurpazione di funzioni pubbliche, truffa, uso abusivo di sigilli e strumenti vari, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative. A tali conclusioni il pm è arrivato dopo che le indagini, iniziate nel 2017 a seguito di alcune denunce presentate dai cittadini tra Milano e la Brianza, hanno appurato come il periodo di attività durante il quale l'uomo avrebbe violato per così tante volte la legge, si rifarebbe a quello compreso tra il 2014 e il 2019. La sua posizione, poi, è ancora più grave in quanto pubblico ufficiale. Secondo l'accusa, il 52enne avrebbe fornito certificazioni false dopo aver forzato il sistema informatico della Motorizzazione civile. Per lo più, si trattava di tagliandi adesivi da mettere nel libretto. Ciò faceva risultare passaggi di proprietà dei veicoli mai avvenuti: l'uomo si arricchiva dunque delle cifre che i clienti pagavano per i servizi di agenzia e per le somme destinate agli enti pubblici sotto forma di imposte. L'attività criminale dell'uomo veniva svolta grazie all'ausilio della sua agenzia di consulenza automobilistica, chiusa nel 2019.

Soddisfatta la Scavuzzo: Grazie alle forze dell'ordine

Soddisfatta la vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo e il comandante della polizia locale Marco Ciacci, che hanno ringraziato gli agenti e i carabinieri "per aver portato avanti con perseveranza questa indagine che hanno permesso di portare alla luce una condotta che ha causato danni inestimabili non soltanto ai cittadini, ma anche a diversi organi di polizia. Che hanno notificato centinaia di verbali a vuoto, e alle Istituzioni, dalla Città metropolitana allo Stato, passando per i Comuni, che non hanno incamerato le imposte dovute né recuperato, in moltissimi casi, l’importo delle sanzioni al Codice della Strada".