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Milano, 19enne violentata dal cugino del padre: “Se urli ti taglio la testa”

È stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale l’uomo di 32 anni che sabato 14 novembre avrebbe stuprato una giovane 19enne, figlia del cugino. Lo stupro avvenuto nell’appartamento che la vittima condivide con la zia a Bresso nel Milanese è stato denunciato da un’amica della 19enne alle forze dell’ordine.
A cura di Chiara Ammendola
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Si è avvicinato a lei nel cuore della notte e dopo averla minaccia di morte l'ha violentata. La vittima, una ragazza di 19 anni, ha trovato la forza di denunciare tutto alle forze dell'ordine che hanno arrestato il presunto stupratore, un uomo di 32 di nazionalità salvadoregna, che ora dovrà rispondere dell'accusa di violenza sessuale.

La violenza nella casa che la vittima condivide con la zia

È accaduto a Bresso, comune dell'hinterland di Milano: la violenza risale allo scorso 14 novembre e secondo quanto raccontato dalla vittima, si sarebbe consumata nella casa che la 19enne condivide con la zia a Bresso. L'uomo era in compagnia di un altro cugino quando nel pomeriggio hanno raggiunto la casa delle due donne: "Lui e suo cugino – stando a quanto messo a verbale dalla 19enne – hanno cominciato a bere dalle 5 del pomeriggio. Poi abbiamo cenato tutti insieme ed io sono andata in camera alle 21 circa. Loro hanno continuato a bere e ad ascoltare musica". Diverse ore dopo, intorno alle 11 di sera, l'uomo si sarebbe introdotto nella camera da letto della vittima: "Mi ha minacciata dicendomi che, se urlavo, mi avrebbe uccisa come ha già ucciso un'altra persona a El Salvador – ha proseguito nel suo racconto la giovane – mi ha anche detto che questa persona l'ha uccisa tagliandogli la testa e gettandola in un posto lontano dal corpo. Mi ha detto che, se urlavo, avrebbe fatto lo stesso con me".

L'uomo ha rigettato le accuse

Il 32enne è stato arrestato grazie all'intervento di un'amica della vittima che ascoltato il racconto della giovane ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine il giorno successivo: l'uomo è stato fermato poco dopo, il suo arresto è stato convalido dal giudice per le indagini preliminare del tribunale di Milano Tommaso Perna che ha anche ordinato la custodia cautelare in carcere arrivata quest'oggi. Il 32enne ha smentito le accuse spiegando di essere stato "provocato" dalla giovane: "Non sono io a fare avances sessuali alla signora ed è lei a farle a me", le parole dell'uomo.

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