video suggerito
video suggerito

Migranti intossicati in un centro di accoglienza, il sindaco: “Quel posto è peggio dell’inferno”

Il sindaco di Romano di Lombardia ha denunciato le condizioni del centro di accoglienza del suo territorio, evacuato nella notte tra il 2 e il 3 ottobre e riaperto a distanza di poche ore. Il sindaco ha descritto situazioni igienico-sanitarie di “assoluta incuria”, stanze stipate con letti e ha parlato di “un viaggio nel girone dantesco”.
A cura di Sara Tirrito
26 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Sebastian Nicoli, sindaco del comune di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, ha denunciato in consiglio comunale le condizioni del centro di accoglienza dell'ex hotel La Rocca, nel suo comune. Il Cas è stato evacuato nella notte tra il 2 e il 3 ottobre perché in "condizioni fatiscenti", con allagamenti e 62 casi di intossicazione alimentare.

Le persone che accusavano problemi di salute sono state ricoverate in diversi ospedali della zona, gli altri sono stati in parte trasferiti nei centri vicini, in parte riportati nell'ex hotel La Rocca a distanza di poche ore. Il sindaco di Romano di Lombardia ha più volte denunciato le condizioni della struttura, che appaiono troppo deteriorate per un luogo agibile.

Il primo cittadino ha relazionato quanto dentro al Cas nel corso di un intervento in consiglio comunale il 4 ottobre. Ha parlato di condizioni igienico-sanitarie di "assoluta sporcizia", stanze in cui le persone sono "stipate all'inverosimile" e carenza di personale addetto al controllo della struttura.

La denuncia del sindaco

Il sindaco di Romano ha intitolato il suo intervento "Viaggio in un girone dantesco", riferendosi ovviamente all'inferno. Nicoli si è recato nella struttura la sera in cui 62 persone sono state ricoverate per un'intossicazione alimentare, poche ore dopo una cena a base di riso in bianco e wurstel.

La struttura è subito apparsa in più punti deteriorata. I vigili del fuoco hanno parlato di "condizioni fatiscenti". Sono state trovate perdite d'acqua estese che hanno allagato la sala mensa e permeato il controsoffitto gocciolando fino al piano terra. I sopralluoghi di Ats e Vigili del fuoco hanno portato alla temporanea chiusura della struttura, riaperta poche ore dopo. Ma per il sindaco, che attende ancora i verbali dei tecnici dell'Ats, l'agibilità andrebbe revocata.

Nel corso di un intervento in comune, ha evidenziato che "la moquette in tutte le stanze ha perso colore e consistenza lasciando spazio a una indistinta macchia nerastra". Come relazionato dai vigili del fuoco, inoltre, la moquette dovrebbe essere sostituita con una ignifuga. Criticità sono state denunciate anche nelle camere da letto, che – come dichiarato dal comandante dei carabinieri di Treviglio – erano previste per ospitare 2 persone e invece contenevano 8 letti. Situazione simile in tutti gli spazi, dove, spiega Nicoli, "si contano almeno sei letti per camera – denuncia il sindaco – e una, che probabilmente svolge anche una funzione di lavanderia, vista la presenza di due lavatrici, stipata con otto letti".

Le condizioni igienico-sanitarie

Oltre ai letti in numero superiore allo spazio, il sindaco ha detto di aver visto "cartoni posizionati per terra, con coperte", su cui – secondo quanto riferitogli dagli stessi ospiti – "alcune persone dormivano, per terra". L'intero stabile, dalle dichiarazioni del sindaco sembra presentare scarse condizioni igieniche, inclusi i servizi per la persona. "Ogni bagno e ogni sanitario è in condizione di assoluta incuria, ammaloramento e obsolescenza ed evidenziava una situazione di assoluta sporcizia".

Per il sindaco, la struttura dovrebbe essere dichiarata inagibile, ma aspetta la relazione dei tecnici di Ats per poterlo chiedere formalmente. Nicoli si è sempre detto contrario all'apertura del centro di accoglienza, che poco tempo fa era risultata inidonea al livello strutturale per l'accoglienza di rifugiati ucraini. Da giugno l'ex hotel La Rocca è stato giudicato adatto a diventare centro di accoglienza per migranti, ma nel frattempo, come sottolinea "non risulta ci siano stati lavori di manutenzione o riqualificazione dello stabile".

26 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views