Migliora Nicolò Maja, l’unico sopravvissuto alla strage famigliare di Samarate
Continuano migliorare le condizioni del figlio Nicolò Maja, unico sopravvissuto alla strage di Samarate (Varese) dove il padre Alessandro avrebbe ucciso moglie e figlia di 16 anni e tentato di uccidere proprio il 23enne. Stando a quanto riportato da "La prealpina", il ragazzo è ancora in ospedale e sembrerebbe rispondere agli stimoli. Non è chiaro però se sappia o si ricordi quanto accaduto alla sorella e alla madre.
Alessandro Maja è stato trasferito in un altro carcere
Nel frattempo, Alessandro Maja – che ha confessato l'efferato gesto – è stato trasferito da ieri, mercoledì 29 giugno, nel carcere di Busto Arsizio (Varese). Un trasferimento che sembrerebbe essere dovuto alla necessità di trascorrere un periodo di riabilitazione della mano. Non sembrerebbe essere garantito il recupero totale della funzionalità della mano.
Gli accertamenti sui movimenti bancari e finanziari
Intanto proseguono le indagini da parte della Procura: il pubblico ministero, Martina Melita, sta disponendo tutti gli accertamenti del caso sui movimenti bancari e finanziari dell'architetto. Il 57enne deve rispondere delle accuse di duplice omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. In base alle prime ricostruzioni, fornite finora sembrerebbe che l'uomo fosse ossessionato dai dei problemi di natura economica.
Problemi che avrebbero influito sulla sua psiche e sul suo status emotivo e psicologico. Tanto che poi, ossessionato anche dall'idea che la sua famiglia sprecasse denaro, avrebbe poi scelto di commettere un gesto terribile. L'uomo non ha mai risposto alle domande né della Procura né del giudice per le indagini preliminari.