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Covid 19

Migliora l’indice Rt nelle province lombarde: da zona arancione i dati dell’ultima settimana

I dati sull’indice di contagio da Coronavirus nelle province lombarde, presentate ieri ai sindaci dei comuni capoluogo, presentano una situazione omogenea. Valori in calo in tutti i territori, che fanno sperare in um allentamento delle restrizioni alla fine della prossima settimana. Ecco i numeri che hanno fatto tramontare l’ipotesi delle zone arancioni locali.
A cura di Simone Gorla
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Indice di contagio Rt in calo, con valori che si avvicinano a 1 in tutte le province. Sono dati da zona arancione quelli elaborati dall'Istituto superiore di sanità e presentato ieri ai sindaci del capoluoghi lombardi durante la riunione con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Sono questi i numeri in base ai quali è maturata la decisione di lasciar cadere la richiesta di misure differenziate provinciali e locali, ma procedere invece in modo unitario. Con l'idea di arrivare a chiedere l'allentamento delle misure alla fine della prossima settimana, se gli indicatori si confermeranno positivi.

Indice di contagio: i dati delle province lombarde

Le proiezioni settimanali elaborate dell'Iss, usate dalla cabina di regia per monitorare la situazione della pandemia di Coronavirus in tutte le regioni, sono i valori usati per fotografare la situazione in tutti i territori. Dalla tabella emerge come l'indice sia sceso maggiormente proprio nelle province più colpite: Milano e Monza sono a 1.1, Varese a 1.2 per quanto riguarda il dato calcolato in riferimento ai positivi, e quindi alla circolazione del virus. In calo anche l'Rt calcolato in riferimento ai ricoveri ospedalieri: 0.9 a Milano e Monza, 1.1 a Varese.

Valoro omogenei in tutta la regione

Importante per le valutazioni sulle restrizioni è l'omogeneità dei valori su tutto il territorio lombardo. Il valore dell'Rt sui contagi oscilla di tre decimi: Como, Cremona, Lecco, Lodi, Pavia e Varese sono a 1.2; Bergamo, Brescia e Sondrio a 1.3; Mantova sale a 1.5. Un quadro analogo si nota anche osservando l'indice calcolato sugli ospedalizzati, che si sposta tra il valore 1.0 di Bergamo, l'1.1 di Brescia, Lecco, Mantova, Pavia e Varese, l'1.2 di Como, Lodi e Sondrio.

Ecco perché ieri in sindaci hanno rilevato che non vale la pena differenziare le misure, ma è meglio andare avanti in modo unitario. Era stato lo stesso Attilio Fontana a chiedere di rivedere il sistema di valutazione usando i dati più aggiornati sui ricoveri e non solo quelli "stabilizzati" del Cts.

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