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Migliaia di pesci morti hanno galleggiato sul lago di Comabbio per due giorni: ipotesi inquinamento

Migliaia di pesci morti hanno galleggiato sul lago di Comabbio per due giorni. La Protezione civile e alcuni volontari hanno riempito dieci bidoni da cento chili l’uno con le carcasse. Si pensa a un’emergenza ambientale.
A cura di Enrico Spaccini
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Protezione civile e volontari mentre recuperano le carcasse dei pesci (foto da Facebook)
Protezione civile e volontari mentre recuperano le carcasse dei pesci (foto da Facebook)

Tra sabato 28 e domenica 29 maggio, le acque del lago di Comabbio (in provincia di Varese) hanno portato a galla una moltitudine di carcasse. Maurizio Volpi, sindaco di Varano Borghi, uno dei cinque comuni bagnati dal lago, parla di migliaia di pesci morti, di "una puzza al limite della sopportazione". Non è la prima volta che accade un episodio simile, ma nessuno ne ricorda uno di queste proporzioni.

"In attesa dei risultati delle analisi"

"Le autorità hanno raccolto diversi campioni e siamo in attesa dei risultati delle analisi", risponde Volpi a chi gli chiede cosa sia accaduto. Al momento nessuno lo può stabilire con esattezza. Tuttavia, l'ipotesi più probabile riguarda l'inquinamento, di una vera emergenza ambientale. Nel fine settimana la Protezione civile e alcuni volontari hanno provveduto al recupero delle carcasse armati di retini e bidoni da cento chili. "Ne abbiamo riempito circa dieci", scrivono i volontari su Facebook, con i corpi di migliaia di pesci. Molti dei quali riportavano delle ferite, probabilmente dovute alle beccate di uccelli che hanno visto un pasto facile. A essere colpita dall'improvvisa moria è stata una precisa zona del lago. Si tratta di quell'area dove esce il fiume Brabbia, all'altezza proprio del comune di Varano Borghi, nei pressi del collegamento tra le due piste ciclabili dei Laghi di Comabbio e di Varese.

Lo sversamento che uccise decine di pesci nel lago di Pusiano

Un episodio simile, ma meno grave, è accaduto poco più di un mese fa al lago di Pusiano. Tra la provincia di Como e quella di Lecco sono state trovate decine di pesci morti. Sul caso sono intervenuti sia il Parco regionale della Valle del Lambro, attraverso il suo presidente Marco Ciceri, che la polizia locale di Erba alla ricerca del colpevole.

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