“Mia madre a 92 anni è prigioniera in casa Aler perché l’ascensore è rotto”: la denuncia
"Mia mamma è totalmente invalida, riesce a camminare ma non a fare le scale. Non usciva spesso di casa, ma almeno in passato, quando lo desiderava, poteva utilizzare l'ascensore portando con sé il deambulatore": è quanto denuncia la figlia di un'anziana di 92 anni che vive in un alloggio Aler in largo Rontgen a Bergamo. Al quotidiano Il Corriere della Sera ha spiegato che il montacarichi è fuori uso dallo scorso 30 novembre.
La 92enne, quindi, è costretta a rimanere in casa al terzo piano: "Non riesce più a fare niente. Abbiamo segnalato all'Aler il problema, il risultato è che dopo aver atteso per 14 giorni è stato affisso un cartello fuori dall'ascensore che avvisa del guasto e nient'altro". La preoccupazione è tanta considerato che molti residenti hanno un'età avanzata e sono consapevoli dei lunghi tempi di attesa per la riparazione di un malfunzionamento.
L'edificio si sviluppa su cinque piani e, di conseguenza, chi sta ai piani superiori e ha difficoltà motorie difficilmente riuscirà a uscire da casa: "Ho un problemino al cuore, a volte pure qualche dolorino alle ginocchia", racconta un altro residente.
Una di loro si è recata negli uffici dell'Azienda lombarda per l'edilizia residenziale. Qui, le hanno spiegato che c'è un guasto al quadro elettrico che è stato segnalato alla ditta incaricata della manutenzione. Le hanno però precisato che "avvicinandosi le festività natalizie sarebbe stato difficile recuperare i pezzi di ricambio in tempi brevi".
"È un problema che stiamo cercando di risolvere nel più breve tempo possibile, capisco il disagio. Purtroppo la maggior parte degli ascensori risale al periodo tra gli anni ’50 e ’70 e l’impresa incaricata di effettuare le manutenzioni ordinarie ha una difficoltà enorme nel recuperare i pezzi di ricambio", ha spiegato il neopresidente di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio.