“Mi vergogno anche di uscire con le mie amiche”: licenziata un anno fa, 53enne non riesce a trovare lavoro
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Francesca (nome di fantasia) ha 53 anni e vive a Milano. Ha perso il lavoro a marzo 2023 e da allora non riesce a trovare più un'occupazione: "All'epoca lavoravo come Assistente alla Direzione. Avevo iniziato a settembre 2023: sono stata assunta con periodo di prova di sei mesi. A un certo punto, la persona con la quale lavoravo è stata trasferita in Asia. Ha avuto una promozione. Hanno utilizzato questa novità, per lasciarmi a casa. Mi sono ritrovata senza lavoro", ha spiegato a Fanpage.it.
Nonostante quanto vissuto, non si è data per vinta. Ha iniziato subito a inviare curriculum e svolgere colloqui: "Ho iniziato a fine aprile. Pur di rientrare nel mondo del lavoro, ero disponibile a rivedere la mia retribuzione annua lorda. Non ricevendo alcuna proposta, ho deciso di candidarmi anche per altre tipologie di occupazioni. Nonostante io abbia vent'anni di esperienza come executive assistent sono rimasta legata al settore in cui ho sempre lavorato. Non so quanti curriculum abbia inviato".
Nonostante non riuscisse a trovare alcun nuovo posto di lavoro, ha cercato di restare positiva: "Trascorsa l'estate, ho iniziato a inviare nuovi curriculum a settembre. Con un'energia maggiore, ho inviato candidature, risposto ad annunci e contattato le aziende su Linkedin. L'unica cosa che non ho fatto è andare fisicamente nelle aziende a lasciare il mio curriculum. Alcuni non hanno lasciato nemmeno un feedback, altri hanno scritto risposte standardizzate dicendomi che avevano selezionato altre risorse e che ci saremmo risentiti nel caso ci fossero state nuove opportunità".
Anche nella giornata di ieri, martedì 2 aprile, ha ricevuto una risposta simile: "Pensavo che il colloquio fosse andato bene considerato che è durato un'ora. Mi ero proposta per il ruolo di receptionist. Ho dato disponibilità immediata. Dopo quell'incontro, mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere. Non si sono più fatti sentire. Li ho ricontattati e mi hanno risposto che avevano scelto un'altra persona. Potrei raccontare di tantissime esperienze simili".
"Nessuno esplicitamente mi ha detto che la mia età fosse un problema. La mia sensazione però è che in realtà lo sia. Ho anche deciso di non mettere la data di nascita sul mio curriculum perché spero almeno di riuscire ad arrivare a un colloquio face to face. Al momento ho deciso di inviare candidature per lavorare come commessa nei negozi, ma non ho ricevuto alcuna telefonata".
"Durante i colloqui, ho dato referenze e spiegato anche il motivo per cui sono rimasta a casa. C'è qualcuno che magari ha pensato che non sono capace di ricollocarmi. È una situazione veramente difficile da gestire. Ci sono volte in cui penso che la società ci voglia tutti giovani, ma spesso mi è stato detto che cercavano figure con più esperienza perché hanno avuto difficoltà con figure più junior".
E non sono mancati episodi surreali: "Attraverso una società di selezione, mi è stato detto che una nota azienda di Milano aveva aperto una posizione come assistente dell'amministratore delegato. La persona che occupava quel posto era appena entrata in maternità e aveva due figli. Mi hanno detto che cercavano una persona più "flessibile". Così mi sono proposta. L'agenzia ha inviato il mio curriculum. Non mi hanno più fatto sapere nulla. Ho richiamato e mi hanno detto che hanno trovato un'altra persona".
"Dopo qualche giorno, mi ha contattata un'altra società di selezione: mi hanno proposto la stessa posizione per la stessa azienda. Ho inviato nuovamente gli stessi documenti e non ho ricevuto nuovamente risposta. Trascorsi altri giorni, mi ha telefonata una terza società di selezione con la stessa proposta. Ho rifatto lo stesso iter e nemmeno questa volta ho avuto alcuna risposta".
Francesca ha sottolineato che spesso le comunicazioni aziendali a favore dell'inclusione e della diversità non trovino nessuno riscontro nella realtà: "Una volta per tutte vorrei sentirmi dire cosa realmente pensano. Vorrei sapere se mi ritengono vecchia o meno. Su Linkedin vedo tanta ipocrisia: parlano tanto di diversity, però poi nessuno ti assume".
La 53enne percepisce la Naspi (l'indennità mensile di disoccupazione) da fine marzo 2023: "All'epoca era di circa 1.300 euro. Con il tempo è diminuita. A febbraio di quest'anno era di 1.037 euro. Ho abbandonato la vita sociale. Anche perché con mille euro al mese come vivi a Milano? Sono senza lavoro da un anno e per questo motivo, a volte, mi vergogno anche a uscire con le mie ex colleghe e amiche. Sono molto abbattuta e demoralizzata".