“Mi vaccino subito, lo farebbe anche il dottor Stella”: parla il collega del medico morto di Covid
"Se fosse stato ancora qui, il dottor Stella avrebbe fatto sicuramente il vaccino. Era una persona aperta e fiduciosa nelle conoscenze scientifiche. Ma la linea è comune a tutto l'ordine, che io rappresento temporaneamente. Siamo tutti d'accordo". Il dottor Marco Cambielli è diventato da pochi mesi presidente dell'Ordine dei medici di Varese, dopo la prematura scomparsa, lo scorso 11 marzo, di Roberto Stella, il primo medico italiano portato via da Coronavirus, morto a 67 anni curando i pazienti nelle prime settimane della pandemia, quando ancora i dispositivi di protezione erano pochi. Intervistato da Fanpage.it, il presidente dell'ordine spiega perché ha accettato di essere il primo a ricevere il vaccino.
Qual è il significato della scelta di farsi vaccinare per primo?
Il significato è confermare che, per i dati che abbiamo a disposizione, la vaccinazione è sicura. Ed è al momento l'unico strumento efficace a disposizione per combattere questo tipo di infezione. Non esiste altro.
C'è ancora qualche timore, dovuto alla sperimentazione molto veloce dei nuovi vaccini.
Abbiamo studi su decine di migliaia di persone, che sono confortanti. Due lavori autorevoli, pubblicati su riviste scientifiche importanti, riassumono il quadro per due vaccini diversi. Non ci possono essere dubbi: è la strada che dobbiamo percorrere.
Quali sono i possibili effetti collaterali?
Ci possono essere piccole reazioni allergiche, arrossamenti, ma questo succede per tutte le vaccinazioni. I casi di reazioni più serie sono rarissimi. Parliamo di un rischio bassissimo e la vastità della somministrazioni fatte finora ci dà sufficienti garanzie. Sono comunque eventi risolvibili in poche ore. Può accadere lo stesso per farmaci e cibi. Ci manca solo un parametro, quello del tempo. Ma ripeto: i dati sono positivi e il vantaggio è sproporzionato, rispetto al rischio.
Quanti tra i medici della sua provincia hanno deciso di partecipare alla vaccinazione?
Adesione sarà pressoché generale, non c'è un indagine ma vediamo in ospedale e fuori che più evidenza di così non possa esserci.
Varese è stata flagellata dal Covid nella seconda ondata. Com'è oggi la situazione?
Al momento è in miglioramento, ma effetto delle giornate di aperture e shopping lo vedremo nelle prossime settimane. Dobbiamo solo aspettare e verificare. Siamo ancora pienamente dentro la seconda ondata. Non è assolutamente il caso di abbassare la guarda. Eppure vedo ancora gente in giro senza mascherina. Bisogna stare molto attenti.