“Mi hanno chiamato fr.. di m.. e lanciato pietre”: il racconto di Thomas, vittima di omofobia
Insultato per il colore dei suoi capelli e per il suo orientamento sessuale e quasi lapidato, come se fossimo nel Medioevo. E invece l'aggressione subìta da Thomas, 21enne di Inverigo, è avvenuta nel 2021: il 31 gennaio, per la precisione. "Io sono gay, ma quello che ha bisogno di aiuto sei tu. Devi imparare a non odiare qualsiasi cosa sia diversa da te". È questo l'appello che Thomas rivolge tramite Fanpage.it a tutti gli omofobi, inclusi quelli che hanno incrociato il suo cammino. Quel giorno di fine gennaio Thomas è uscito per fare una passeggiata nel suo paese, in provincia di Como, e ha incrociato una quindicina di ragazzi. Prima sono arrivati gli insulti per il colore dei suoi capelli, gli epiteti, poi, racconta Thomas, "hanno iniziato a lanciarmi pietre, mirando alla zona alta del corpo".
Sono crollato nella paura, ho avuto il timore di andare in giro
Per fortuna Thomas non è stato colpito, anche se l'episodio lo ha profondamente scosso: "Sono crollato nella paura, anche per le piccole cose ho avuto il timore di andare in giro". Thomas subito dopo la vicenda aveva provato a rivolgersi ai carabinieri, che però gli hanno fatto capire che difficilmente potranno procedere: "Di solito le autorità dicono sempre di denunciare qualsiasi cosa accada. Ma i carabinieri qualche giorno fa mi hanno chiamato dicendo che non era necessario, perché comunque non avrebbero preso in considerazione la denuncia". A quel punto a Thomas non è rimasto che la sua voce, per raccontare come ancora nel 2021 vi siano persone ignoranti e violente che possono arrivare a lanciare pietre contro qualcuno solo perché è diverso da loro.
Avevo paura di parlare, l'ho fatto per tutte le persone che vengono discriminate
Rivolgersi a Fanpage.it per denunciare la sua vicenda non è stato però facile: "Nella mia testa avevo paura di parlare perché pensavo non fosse necessario – spiega Thomas – avevo paura di fare vittimismo perché comunque c'è gente che ha problemi più gravi rispetto all'omotransfobia. Però penso che debba dare voce a questa cosa non solo per quello che è successo a me, ma appunto per tutte le persone che vengono discriminate non solo per l'orientamento sessuale, ma anche per l'etnia".
(Ha collaborato Davide Arcuri)