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“Mi ha strappato l’orecchio a morsi”: consigliere di Fratelli d’Italia indagato per aggressione

La Procura della Repubblica di Como sta indagando sul consigliere comunale di Fratelli d’Italia Antonio Tufano per un’aggressione avvenuta lo scorso 10 luglio fuori a una discoteca di Bellagio.
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Antonio Tufano (foto da Instagram)
Antonio Tufano (foto da Instagram)

Antonio Tufano, consigliere comunale per Fratelli d'Italia a Como, è indagato dalla Procura della Repubblica per aver aggredito un ragazzo di 30 anni all'esterno di una discoteca di Bellagio. "Mi ha strappato una parte dell'orecchio a morsi", avrebbe raccontato la vittima della violenza agli inquirenti. "I fatti contestati sono ben diversi dalla realtà che chiariremo nelle sedi opportune", replica invece l'avvocato dell'indagato.

L'aggressione a Bellagio

I fatti risalirebbero allo scorso 10 luglio. Tufano, di 38 anni, si trovava alla discoteca Lido di Bellagio e, per motivi ancora da chiarire, si sarebbe ritrovato in una rissa con un ragazzo di 30 anni nato a Brescia ma attualmente residente a Milano.

Secondo la denuncia, il consigliere di Fratelli d'Italia avrebbe aggredito la vittima e gli avrebbe strappato una parte dell'orecchio a morsi. Il ragazzo viene ricoverato in ospedale e gli viene riconosciuta una prognosi di 30 giorni.

Subito sono partite le indagini dei carabinieri: i militari ascoltano le testimonianze di alcuni presenti e visionano i filmati delle telecamere di sorveglianza della discoteca. Dopo quasi un anno di accertamenti, la Procura iscrive nel registro degli indagati una sola persona: Antonio Tufano.

Indagato un consigliere di FdI

Il consigliere comunale è già stato raggiunto da un avviso di garanzia ed è anche già stato interrogato dai carabinieri. Ovviamente c'è il massimo riservo sul contenuto del colloquio e su quali siano le prove a carico dell'esponente cittadino di FdI.

Tuttavia il quotidiano locale La Provincia ha contattato l'avvocato Simone Gatto, che assisteste Tufano: "Il mio assistito non intende in questa fase rilasciare alcuna dichiarazione non essendo ancora terminate le indagini. Anticipo però che i fatti contestati sono ben diversi dalla realtà che chiariremo nelle sedi opportune".

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