“Meta deve riattivare il profilo Instagram di Fabrizio Corona”: la decisione del Tribunale di Milano
Meta Platforms Ireland Limited, l'azienda proprietaria del social network Facebook e Instagram, dovrà riattivare il profilo Instagram dell'ex agente fotografico Fabrizio Corona: a disporlo è la giudice civile di Milano Serena Nicotra. E dovrà farlo entro sette giorni. La giudice ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati difensori dell'ex re dei paparazzi Ivano Chiesa, Giorgio Molinari e Giulia Leonie Ferrari.
Il ricorso era stato presentato lo scorso novembre: i legali chiedevano la riattivazione di quel profilo che era stato "disabilitato senza preavviso e senza una motivazione espressa". Il caso era stato discusso anche in un'udienza che si è svolta lo scorso dicembre. Gli avvocati avevano infatti spiegato che, per un personaggio pubblico come Corona, l'oscuramento di quell'account "comporta evidenti e gravissimi danni di immagine".
Perché gli avvocati avevano presentato un ricorso contro Meta
E per questo motivo era stato presentato il ricorso che, come avevano spiegato i difensori, era in linea "con il suo essere da sempre pronto a reagire di fronte a quelli che considera comportamenti prepotenti e/o arroganti". Gli avvocati avevano inoltre sottolineato che il colosso si fosse dimenticato che in Italia "vale il principio costituzionale della totale libertà di espressione, libertà che non può essere soggetta a censure tantomeno da parte di un privato".
Oltre a richiedere l'immediata attivazione del profilo, il giudice ha condannato Meta a pagare le spese processuali. Immediato il commento dell'avvocato Chiesa: "Non bisogna avere mai paura di nessuno quando si ha ragione".