Medico specializzato in malattie sessualmente trasmissibili violenta le sue pazienti: finisce a processo
Andrà a processo con rito immediato l'ex dirigente medico infettivologo, Marco D'Annunzio, del Centro specializzato in malattie a trasmissione sessuale che si trova in viale Jenner a Milano. Lo scorso giugno era finito agli arresti domiciliari con l'accusa di aver violentato sessualmente sei giovani pazienti. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, Giulio Fanales, ha così accolto la richiesta di giudizio immediato.
Nelle scorse settimane le ragazze sono state ascoltate dal giudice con la formula dell'incidente probatorio. Dalle indagini degli inquirenti milanesi era emerso che il 43enne avrebbe approfittato dalla fragilità data dai problemi di salute che le ragazze volevano risolvere. Le avrebbe sottoposte a violenze fisiche e verbali che avrebbe poi giustificato sostenendo che facessero parte del suo lavoro.
I ricatti e le violenze
Il gip, nell'ordinanza di custodia cautelare, aveva infatti scritto che dal modus operandi che sarebbe stato usato dall'uomo, che era rappresentato dallo sfruttamento delle condizioni di vulnerabilità delle pazienti che "si trovavano in una situazione d'inquietudine, legata alla personale condizione di salute", si potrebbe evincere "la particolare gravità e crudeltà delle condotte, subdole e ricattatorie".
Non solo. Dalle indagini degli investigatori milanesi, era stato possibile scoprire che l'uomo avrebbe contattato le ragazze su whatsapp inviando loro messaggi dal contenuto erotico. Dopo la decisione del gip, il medico avrà quindici giorni di tempo per decidere se essere giudicato con rito abbreviato o se andare a processo davanti alla quinta penale.