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Maxi tamponamento sulla A21 a Manerbio, 5 persone indagate per duplice omicidio stradale e lesioni

Cinque persone sono indagate per duplice omicidio stradale e lesioni dalla Procura di Brescia. Un atto dovuto che gli consentirà di nominare esperti di fiducia che prenderanno parte agli accertamenti disposti per chiarire le ragioni del maxi tamponamento del 5 febbraio lungo la A21.
A cura di Enrico Spaccini
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L'incidente del 5 febbraio sulla A21 (foto dei vigili del fuoco)
L'incidente del 5 febbraio sulla A21 (foto dei vigili del fuoco)

La Procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati un camionista e quattro automobilisti con l'ipotesi di reato di duplice omicidio stradale e lesioni. Il sostituto procuratore Victoria Allegra Boga è titolare del fascicolo aperto per fare chiarezza su quanto accaduto nella mattinata dello scorso 5 febbraio lungo l'autostrada A21 tra Pontevico e Manerbio. A causa della nebbia, un'auto si è schiantata contro una bisarca: da lì si è sviluppato un tamponamento a catena che ha coinvolto decine di auto e 64 persone. I coniugi Pietro Pelucchi e Antonella Mombelli morirono rimanendo schiacciati tra un tir e un furgone.

Il maxi tamponamento del 5 febbraio

Stando a una prima ricostruzione, Pelucchi e Mombelli stavano viaggiando a bordo della loro Dacia. Probabilmente a causa della fitta nebbia, la loro auto avrebbe tamponato una bisarca carica di vetture che era praticamente ferma. A loro volta, però, i due coniugi di 76 e 69 anni sono stati tamponati da un furgoncino, che li ha spinti sotto l’autoarticolato.

Nel raggio di cinque chilometri si sono, poi, susseguiti tamponamenti che hanno coinvolto in tutto 64 persone: 18 erano state trasportate in ospedale in codice giallo, 30 in codice verde e altre 14 erano state medicate sul posto.

Gli accertamenti disposti dalla Procura

Sul posto era intervenuta la polizia stradale di Montichiari per provare a ricostruire la dinamica dell'incidente. Per poter determinare le eventuali responsabilità potrebbe essere determinante la dash cam installata sul mezzo pesante.

Le cinque persone indagate dalla Procura potranno, così, nominare esperti di fiducia che prenderanno parte agli accertamenti tecnici disposti: le autopsie delle due vittime e la consulenza cinematica. Quello che si dovrà verificare è il rispetto del Codice della strada degli automobilisti coinvolti nell'incidente, quindi la velocità di marcia e la distanza di sicurezza. Undici veicoli sono stati posti sotto sequestro.

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