Max Mariola risponde alle critiche al suo ristorante di Milano: “Le recensioni sono uno strumento pericoloso”
Sono passati due mesi da quando Max Mariola ha aperto il suo primo ristorante a Milano, in zona Brera. La sera del 24 gennaio, al ‘Max Mariola – ristorante' di via San Marco c'erano tutti, da fan del web a sportivi e personaggi dello spettacolo. La magia portata dallo chef romano nel cuore del capoluogo lombardo, però, è sembrata sparire nel giro di poche settimane a causa di alcune recensioni apparse soprattutto su Tripadvisor. "Avessi avuto paura dei commenti negativi, non avrei mai fatto questo mestiere", ha commentato Mariola, facendo notare che dal giorno dell'inaugurazione "faccio il tutto esaurito ogni sera, circa 1.300 coperti a settimana".
Mariola non è solo uno chef, è stato anche il volto di Gambero Rosso su Sky per diverso tempo e ora è anche una star dei social. Su TikTok conta oltre 4 milioni di follower, altri 2,6 milioni su Instagram, 1,3 su Facebook e 840mila iscritti al suo canale YouTube. Una visibilità che senz'altro puoi rivelarsi utile quando si apre un'attività, ma che per forza di cose porta con sé un'attenzione maggiore.
Leggendo i commenti negativi pubblicati su Tripadvisor, per esempio, molti di questi lamentano il fatto di non aver visto lo chef durante la cena, o di essersi creati delle aspettative poi non rispettate. Una "insoddisfazione" di alcuni, che ha portato altri a definire l'esperienza di Mariola a Brera un "flop".
Intervistato da Cook – Corriere della Sera, lo chef romano ha fatto notare come i commenti negativi ci sono, certo, ma la stragrande maggioranza sono positivi. "Quando si è tanto esposti, il rischio di non piacere a qualcuno c'è", ha ammesso. "Le critiche, se veritiere e costruttive, sono bene accette perché ci fanno capire cosa non va e ci spingono a migliorare", ha commentato Mariola, puntando però il dito contro chi mira "a colpire la persona", soprattutto verso quelle persone "che non hanno mai messo piede nel mio ristorante".
In poche parole, "le recensioni sono un’arma a doppio taglio: sicuramente sono utili per far comprendere ai futuri clienti il tipo di servizio offerto", spiega Mariola, "ma credo che siano uno strumento davvero pericoloso, perché possono arrecare dei danni notevoli a chi fa il proprio lavoro con onestà e passione".