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Max e Berla, i due cani carabinieri capaci di fiutare il Covid: “Riconoscono i positivi prima del tampone”

Rispondono al nome di “Max” e “Berla” i due cani carabinieri addestrati a individuare le persone positive al Covid-19. L’addestramento è durato mesi e si è svolto in un’area riservata dell’ospedale “Sacco” di Milano.
A cura di Giorgia Venturini
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Sono due pastori tedesco e rispondono al nome di "Max" e "Berla" i cani addestrati a individuare le persone positive al Covid-19 "in servizio" all'Arma dei carabinieri. L’addestramento si è svolto in un’area riservata dell'ospedale "Sacco" di Milano: il protocollo tra l'Università degli Studi di Milano e l'Arma dei Carabinieri era stato sottoscritto nella primavera del 2021. I protagonisti sono i cani del Centro cinofili carabinieri di Firenze. A coordinare il loro addestramento è stato il Comando interregionale carabinieri "Pastrengo" e la direzione di Microbiologia, Virologia Clinica e Diagnostica delle Bioemergenze dell'ospedale con a capo la professoressa Maria Rita Gismondo. "I cani sono stati in grado di riconoscere i pazienti positivi al Covid prima ancora che si eseguisse un tampone. Non può ovviamente sostituire il test, ma è incoraggiante la rapidità dei cani perché dà la possibilità di utilizzarli negli screening di massa", spiega la dottoressa Gismondo. "I cani individuano con altissima percentuale il malato Covid, ma non possono sostituire i test diagnostico. Potranno però essere impiegati a livello nazionale", aggiunge il colonnello Carlo Alberto Minniti, Capo Servizio per la Veterinaria del Dipartimento per l'Organizzazione Sanitaria e Veterinaria del Comando Generale dei Carabinieri.

L'addestramento con campioni di garze di pazienti positivi al Covid

Per mesi Max e Berla sono stati addestrati a riconoscere positivi Covid: le esercitazioni si sono basate su campioni di garze impregnate di sudore prelevato da persone affette da Covid-19 e da persona già risultate negative al tampone molecolare. Tutto si è concentrato sulle grandi capacità olfattive dei cani. I carabinieri in una nota tengono a precisare che "il protocollo è stato sviluppato garantendo la massima sicurezza degli operatori e dei cani impiegati, attraverso l’effettuazione di periodici tamponi molecolari rino-faringei agli operatori e tamponi salivari con visita clinica ai cani in addestramento".

127 i pazienti coinvolti nell'addestramento

Nel dettaglio, la fase di addestramento si è concentrata da aprile a ottobre su 427 campioni di sudore appartenenti a 127 pazienti diversi di età compresa tra i 21 e gli 86 anni. Tra questi i cani sono riusciti a individuare le persone risultate positive. Il secondo passaggio dell'addestramento si è concentrata sulla discriminazione di altri odori presenti nel campione: i cani hanno imparato a escludere gli odori della plastica del campione sterile oppure quello del materiale di cui era composta la garza. Ora Max e Berla saranno al servizio per la sicurezza dei cittadini.

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