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Mauro Tresoldi morto in un incidente con la Vespa, torna libero il 64enne che guidava il furgone

Il gip del Tribunale di Lodi non ha convalidato il fermo per il 64enne arrestato per omicidio stradale lo scorso 15 novembre. L’ex infermiere si trovava alla guida del furgone contro il quale si è schiantato Mauro Tresoldi con la sua Vespa a Cavenago d’Adda.
A cura di Enrico Spaccini
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Mauro Tresoldi (foto da Facebook)
Mauro Tresoldi (foto da Facebook)

È tornato libero l'ex infermiere 64enne arrestato lo scorso venerdì 15 novembre a Cavenago d'Adda (in provincia di Lodi) per omicidio stradale. Il 64enne era alla guida del furgone contro il quale si è schiantato Mauro Tresoldi con la sua Vespa. Secondo l'accusa, l'ex infermiere viaggiava a velocità non adeguata e il tampone salivare rapido aveva dato esito positivo all'assunzione di stupefacenti, ma per la difesa potrebbe essersi trattato di un errore diagnostico in quanto il 64enne starebbe seguendo una cura con farmaci. Dopo aver trascorso il fine settimana agli arresti domiciliari, il gip non ha convalidato il fermo richiesto dalla Procura di Lodi.

L'incidente a Cavenago d'Adda

L'incidente è avvenuto intorno alle 5:50 del 15 novembre lungo la strada provinciale 26, all'altezza della discarica di Cavenago d'Adda. Tresoldi, 56enne cancelliere del Tribunale di Lodi, ex dipendente della Croce Rossa ed ex consigliere comunale di Turano Lodigiano, stava viaggiando in sella alla sua Vespa quando si è scontrato frontalmente con un Renault Traffic.

Il 64enne che si trovava alla guida del furgone si era subito fermato e aveva chiamato i soccorsi. I sanitari, però, hanno dovuto constatare sul posto il decesso di Tresoldi.

Il fermo del 64enne non convalidato dal gip

Secondo l'accusa, il 64enne stava viaggiando con il suo furgone a una velocità non adeguata alla situazione, con la visibilità compromessa dalla nebbia e con una segnaletica orizzontale assente. Come riportato dal quotidiano Il Cittadino, durante i primi accertamenti, l'ex infermiere era stato sottoposto a un tampone rapido salivare e questo aveva dato esito positivo all'assunzione di sostanze stupefacenti.

Dopo aver trascorso il fine settimana agli arresti domiciliari, il 64enne è tornato libero nella mattinata di lunedì 18 novembre dopo l'interrogatorio con il gip. Il giudice, infatti, non ha convalidato il fermo richiesto dalla Procura di Lodi e non ha disposto altre misure. Come affermato dalla difesa, l'ex infermiere sarebbe in cura farmacologica e questa potrebbe aver provocato un errore di diagnosi. Questa mattina, martedì 19 novembre, il corpo di Tresoldi sarà sottoposto ad autopsia.

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