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Mauro Pedrotti strangola la madre a Puegnago: “Pensava all’omicidio da tempo, ma senza organizzarlo”

“Sono andato in casa sua e ho pensato di ucciderla, volevo farlo da due settimane”, aveva dichiarato Mauro Pedrotti, che la mattina del 7 febbraio ha strangolato a morte la madre Santina Delai. Versione poi ritrattata alla presenza dell’avvocato: “Non ha premeditato il delitto, l’ha solo preordinato”
A cura di Francesca Del Boca
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"Mauro Pedrotti potrebbe aver pensato da due settimane di uccidere la madre, come ha inizialmente dichiarato. Ma non ha posto in essere azioni o comportamenti preparatori, quindi non ha premeditato il delitto della donna". Così l'avvocato del 54enne di Puegnago sul Garda (Brescia) che lo scorso 7 febbraio ha strangolato la madre Santina Delai, 78 anni, ha riferito a proposito delle dichiarazioni rilasciate dall'uomo dopo l'omicidio: ai Carabinieri, dopo ore di interrogatorio, aveva confessato di avere in mente di eliminare la madre già da un paio di settimane. Versione poi ritrattata in seguito, alla presenza del proprio legale.

"Quella dichiarazione è arrivata dopo 12 ore di interrogatorio e senza la mia presenza. Al processo stabiliremo se e come quelle parole siano utilizzabili", le parole del legale della difesa Giovanni Brunelli a il Giornale di Brescia. "Non ha premeditato il delitto. L’ha solo preordinato, e questo cambia ai fini della determinazione dell’aggravante".

L'interrogatorio di Mauro Pedrotti

Un omicidio scaturito dal niente. "Non la sopportavo più, vivevamo troppo vicini. Era una donna oppressiva, non voleva che io e mia moglie vendessimo la casa e la lasciassimo da sola. Mia mamma mi rimproverava ogni volta che andavamo in vacanza, mi comandava. L'ho uccisa perché ero stufo del suo carattere", si era sfogato l'uomo, dirimpettaio della donna in un quartiere di villette sul lago di Garda, davanti ai militari in caserma a Brescia. "Negli ultimi giorni lei cenava in casa mia ma con mia moglie, mentre io ero in disparte. Soffrivo per questa ennesima discussione".

La madre uccisa con uno straccio da cucina stretto al collo

"Sono andato in casa sua e ho pensato di ucciderla, volevo farlo da una quindicina di giorni. Prima l'ho strangolata a mani nude e poi ho usato uno strofinaccio, lei non ha opposto resistenza", ancora le parole dell'uomo. I vicini, all'alba del 7 febbraio, sentono le grida della donna e chiedono conto al figlio. "La mamma sta bene", rassicura lui. "Sta facendo le pulizie". Dopo l'omicidio Mauro Pedrotti tenta di inscenare una finta rapina, aprendo i cassetti e portando via alcuni gioielli. Poi il crollo davanti ai Carabinieri.

In seguito, appunto, ritratterà questa parte alla presenza del legale. "Non ho premeditato di ucciderla, ma ho pensato di farlo solo la mattina del 7 febbraio 2024. Non so cosa mi sia preso in quel momento", specificherà. Aggiungendo: "Ora mi sento libero, non ho più questa civetta sulla spalla. Anche se mi dispiace di averla uccisa".

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