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Mattia, il 18enne guarito dal Covid: “Ragazzi attenti, dobbiamo aiutarci: indossiamo le mascherine”

“La mascherina e il distanziamento sono le uniche armi che abbiamo per non rivedere quelle corsie d’ospedale. Il mio appello è ai ragazzi: torneremo a divertirci ma ora dobbiamo aiutarci”, così il 19enne Mattia Guarnieri il più giovane in Italia a essere intubato lo scorso marzo dopo essere risultato positivo al Covid. Guarito e dimesso dall’ospedale Maggiore di Cremona ha raccontato la sua esperienza con il virus e la terapia intensiva.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono ormai lontani i giorni del ricovero all'ospedale Maggiore di Cremona, la terapia intensiva e l'incubo di non farcela. Ora Mattia Guarnieri ha compiuto 19 anni e sta bene, ha trovato un lavoro e ha ripreso a uscire con gli amici, ma sempre senza abbandonare la sicurezza e la mascherina che, dice, indossa ovunque. E così un appello lo rivolge soprattuto ai giovani, a quei ragazzi della sua età che da questa estate hanno allentato la presa e abbassato la guardia: "State attenti – spiega Mattia – facciamo come ci dicono. Tornerà il tempo del divertimento. Ora dobbiamo aiutarci".

In un'intervista rilasciata a Corsera il 19enne racconta della vita recuperata dopo le due settimane trascorse, intubato, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale dove era giunto diversi giorni dopo essere risultato positivo al Covid. Aveva una brutta polmonite e nonostante la guarigione avvenuta molto lentamente, sono state necessarie settimane dopo le dimissioni dal nosocomio affinché recuperasse in pieno le forze e potesse sentirsi bene. Intanto dopo la maturità conseguita lo scorso giugno all'Itis di Cremona, ha compiuto 19 anni e ha festeggiato in compagnia dei suoi amici che non lo hanno mai abbandonato durante i mesi più duri: "È stato il primo bel momento dopo l’inferno che ho passato. Ho organizzato una festa con gli amici, tutti distanziati. Mi sono divertito, non succedeva da mesi…".

Il timore che possa rivivere quei giorni però non lo abbandona mai e per questo ci tiene a sottolineare l'importanza del rispetto delle norme anti Covid, in particolare della mascherina che ha indossato questa estate quando si è concesso qualche giorno di vacanza a Riccione: "Lo dico ai miei coetanei, forse in questo sono un po’ un influencer: la mascherina e il distanziamento sono le uniche armi che abbiamo per non rivedere quelle corsie d’ospedale – conclude Mattia – dopo le dimissioni, quando non mi reggevo in piedi, ho pensato che forse la gravità del Covid la capisce solo chi l’ha provato. Non auguro a nessuno ciò che ho passato, ma se vivi un’esperienza così la mascherina la metti ovunque".

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